Page 243 - Profili di Storia
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                                             Unità 9
                                             La guerra del Peloponneso



                  4. Dicono che fino a questo momento ci  sero voluto non sarebbero state rapite. [3]  l’Europa e il mondo greco ritengono che
                  furono fra gli uni e gli altri dei ratti isola-  Orbene, dicono i Persiani che essi, gli abi-  stiano a sé.
                  ti, da questo momento invece i Greci si re-  tanti dell’Asia, non fecero alcun caso del-  5. I Persiani affermano che così avvenne, e
                  sero gravemente colpevoli. Essi infatti co-  le donne rapite, mentre i Greci per una  trovano che nella presa di Troia sta l’origi-
                  minciarono a portar guerra in Asia prima  donna spartana radunarono una grande  ne della loro ostilità verso i Greci.
                  che quelli la portassero in Europa. [2]  spedizione e poi, venuti in Asia, abbatte-
                  Ora, il rapire donne è considerata azione  rono la potenza di Priamo. [4] Da allora
                  da malfattori, ma il darsi premura di don-  essi considerarono sempre il mondo gre-  GUIDAALLALETTURA
                  ne rapite è azione da dissennati, mentre  co come loro nemico. L’Asia infatti e le  1. Di quali rapimenti mitici racconta Erodoto nelle
                                                                                           sue Storie?
                  da saggi è il non darsi delle rapite alcun  genti barbare che vi abitano i Persiani le  2. Qual è per Erodoto la causa dello scontro tra
                  pensiero, perché è chiaro che se non aves-  considerano di loro proprietà, mentre  Persiani e Greci?





                                             Dinamismo e immobilismo
                                             In una riunione delle poleis del Peloponneso, gli ambasciatori di Corinto tentano di convincere
                                             Sparta a schierarsi apertamente al loro fianco contro Atene, dalla quale i Corinzi avevano subìto
                                             gravi torti. Per stimolare l’orgoglio degli Spartani, i Corinzi ne descrivono l’atteggiamento im-
                                             prontato all’immobilismo, contrapponendolo al dinamismo degli Ateniesi, che li rendeva aggres-
                                             sivi e vincenti in tutti i settori della vita civile e politica. Nel racconto di Tucidide, questo contra-
                                             sto tra dinamismo e immobilismo riproponeva il motivo delle cause profonde della guerra del Pe-
                                             loponneso.


                 DOC2
                  Tucidide, La guerra del Peloponneso, I, 70-71  re. Loro sono intrepidi rispetto al vostro  mediatamente dal piano all’azione. E tutto
                                                      eterno esitare, dinamici tanto quanto voi  questo realizzano affannandosi e correndo
                  Loro caratteristica è di sconvolgere l’ordi-  non vi spostate mai dalle vostre sedi: la lo-  pericoli tutta la vita: quasi per nulla godo-
                  ne esistente: veloci nell’ideare, veloci nel  ro idea è che dai loro spostamenti verrà  no di quello che hanno perché sempre pro-
                  realizzare ciò che hanno deciso. Vostra ca-  qualche frutto, il vostro timore è che cer-  tesi alla conquista del nuovo; festa altro
                  ratteristica è invece l’immobilismo: non vi  cando  altro  rischiate  di  perdere  ciò  che  non è per loro se non aver realizzato ciò
                  sforzate  di  ideare  vie  nuove  e,  sul  piano  avete. [...]           che si doveva, sventura invece la tranquil-
                  dell’azione, non siete all’altezza neanche  Se non ottengono gli obiettivi che si pro-  lità inerte non meno dell’impegno defati-
                  dello stretto necessario. Ancora: loro osa-  ponevano, per loro è come se avessero per-  gante. Insomma, in una parola si potrebbe
                  no. Anche al di là delle loro forze, affron-  so qualcosa di già acquisito, e se invece rag-  dire degli Ateniesi che sono noti per non
                  tano i rischi anche forzando le decisioni  giungono l’obiettivo, è poco rispetto a  avere pace e non concederne agli altri.
                  prese, anche in difficoltà sanno coltivare la  quello  che  avrebbero  potuto  conseguire.
                  speranza. Il vostro impegno concreto inve-  Se falliscono in un tentativo, concepiscono
                  ce è sempre al di sotto delle vostre forze,  altre speranze e così rimpiazzano ciò che è
                  nelle decisioni non vi fidate neanche degli  mancato loro. Sono gli unici che nello stes-
                  elementi più sicuri, e dalle situazioni diffi-  so momento desiderano e ottengono ciò  GUIDAALLALETTURA
                                                                                           1. Quali sono, secondo i Corinzi, le differenze tra
                  cili temete di non riuscire mai ad emerge-  che hanno concepito, giacché passano im-  Spartani e Ateniesi?




                                             Le cause di una grande guerra

                                             Gli antichi dibatterono molto intorno alle cause della guerra del Peloponneso, e lo stesso hanno
                                             fatto i moderni. Fu colpa degli Ateniesi o degli Spartani? Avevano ragione gli uni o gli altri? E
                                             quali furono le responsabilità dei rispettivi alleati? Nel primo libro della sua opera, quasi intera-
                                             mente dedicata a quel memorabile evento, Tucidide sposta il problema dalle cause immediate al-
                                             le cause profonde. La guerra era inevitabile, egli afferma, perché a essa conducevano da un lato
                                             la crescita economica e militare di Atene, dall’altro i timori che essa suscitava in Sparta. Crescita
                                             e paura furono il binomio esplosivo che trascinò il mondo greco nel più grave conflitto della sua
                                             storia.

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