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Unità 9
La guerra del Peloponneso
4. Dicono che fino a questo momento ci sero voluto non sarebbero state rapite. [3] l’Europa e il mondo greco ritengono che
furono fra gli uni e gli altri dei ratti isola- Orbene, dicono i Persiani che essi, gli abi- stiano a sé.
ti, da questo momento invece i Greci si re- tanti dell’Asia, non fecero alcun caso del- 5. I Persiani affermano che così avvenne, e
sero gravemente colpevoli. Essi infatti co- le donne rapite, mentre i Greci per una trovano che nella presa di Troia sta l’origi-
minciarono a portar guerra in Asia prima donna spartana radunarono una grande ne della loro ostilità verso i Greci.
che quelli la portassero in Europa. [2] spedizione e poi, venuti in Asia, abbatte-
Ora, il rapire donne è considerata azione rono la potenza di Priamo. [4] Da allora
da malfattori, ma il darsi premura di don- essi considerarono sempre il mondo gre- GUIDAALLALETTURA
ne rapite è azione da dissennati, mentre co come loro nemico. L’Asia infatti e le 1. Di quali rapimenti mitici racconta Erodoto nelle
sue Storie?
da saggi è il non darsi delle rapite alcun genti barbare che vi abitano i Persiani le 2. Qual è per Erodoto la causa dello scontro tra
pensiero, perché è chiaro che se non aves- considerano di loro proprietà, mentre Persiani e Greci?
Dinamismo e immobilismo
In una riunione delle poleis del Peloponneso, gli ambasciatori di Corinto tentano di convincere
Sparta a schierarsi apertamente al loro fianco contro Atene, dalla quale i Corinzi avevano subìto
gravi torti. Per stimolare l’orgoglio degli Spartani, i Corinzi ne descrivono l’atteggiamento im-
prontato all’immobilismo, contrapponendolo al dinamismo degli Ateniesi, che li rendeva aggres-
sivi e vincenti in tutti i settori della vita civile e politica. Nel racconto di Tucidide, questo contra-
sto tra dinamismo e immobilismo riproponeva il motivo delle cause profonde della guerra del Pe-
loponneso.
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Tucidide, La guerra del Peloponneso, I, 70-71 re. Loro sono intrepidi rispetto al vostro mediatamente dal piano all’azione. E tutto
eterno esitare, dinamici tanto quanto voi questo realizzano affannandosi e correndo
Loro caratteristica è di sconvolgere l’ordi- non vi spostate mai dalle vostre sedi: la lo- pericoli tutta la vita: quasi per nulla godo-
ne esistente: veloci nell’ideare, veloci nel ro idea è che dai loro spostamenti verrà no di quello che hanno perché sempre pro-
realizzare ciò che hanno deciso. Vostra ca- qualche frutto, il vostro timore è che cer- tesi alla conquista del nuovo; festa altro
ratteristica è invece l’immobilismo: non vi cando altro rischiate di perdere ciò che non è per loro se non aver realizzato ciò
sforzate di ideare vie nuove e, sul piano avete. [...] che si doveva, sventura invece la tranquil-
dell’azione, non siete all’altezza neanche Se non ottengono gli obiettivi che si pro- lità inerte non meno dell’impegno defati-
dello stretto necessario. Ancora: loro osa- ponevano, per loro è come se avessero per- gante. Insomma, in una parola si potrebbe
no. Anche al di là delle loro forze, affron- so qualcosa di già acquisito, e se invece rag- dire degli Ateniesi che sono noti per non
tano i rischi anche forzando le decisioni giungono l’obiettivo, è poco rispetto a avere pace e non concederne agli altri.
prese, anche in difficoltà sanno coltivare la quello che avrebbero potuto conseguire.
speranza. Il vostro impegno concreto inve- Se falliscono in un tentativo, concepiscono
ce è sempre al di sotto delle vostre forze, altre speranze e così rimpiazzano ciò che è
nelle decisioni non vi fidate neanche degli mancato loro. Sono gli unici che nello stes-
elementi più sicuri, e dalle situazioni diffi- so momento desiderano e ottengono ciò GUIDAALLALETTURA
1. Quali sono, secondo i Corinzi, le differenze tra
cili temete di non riuscire mai ad emerge- che hanno concepito, giacché passano im- Spartani e Ateniesi?
Le cause di una grande guerra
Gli antichi dibatterono molto intorno alle cause della guerra del Peloponneso, e lo stesso hanno
fatto i moderni. Fu colpa degli Ateniesi o degli Spartani? Avevano ragione gli uni o gli altri? E
quali furono le responsabilità dei rispettivi alleati? Nel primo libro della sua opera, quasi intera-
mente dedicata a quel memorabile evento, Tucidide sposta il problema dalle cause immediate al-
le cause profonde. La guerra era inevitabile, egli afferma, perché a essa conducevano da un lato
la crescita economica e militare di Atene, dall’altro i timori che essa suscitava in Sparta. Crescita
e paura furono il binomio esplosivo che trascinò il mondo greco nel più grave conflitto della sua
storia.
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