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Perché DOSSIER
le guerre?
elle società antiche, e quindi anche nel mondo greco, la guerra era un’attività quasi costante. Quale posto
NAd esempio, Atene nel secolo e mezzo che va dalle guerre contro i Persiani (490 a.C. e 480- occupavano le
479 a.C.) alla battaglia di Cheronea (338 a.C.) fu in guerra per più di due anni su tre.
guerre nei racconti
La guerra era considerata una condizione normale dell’esistenza, paragonabile a un fenomeno na-
turale. In misura maggiore o minore, tutte le società antiche erano società «guerriere». Per una co- degli storici
munità, la guerra era spesso l’unica occasione di arricchimento. Si combatteva per rapinare e per antichi?
difendersi oppure, più semplicemente, perché l’arte della guerra era un ideale, un codice morale.
Gli storici antichi parlano quasi sempre di eventi bellici e si soffermano spesso a considerare le cau-
se dei conflitti.
Erodoto per spiegare l’origine profonda dello scontro tra Greci e Persiani [®DOC1] risale, ad
esempio, a un passato più o meno leggendario o mitico.
Tucidide, storico greco contemporaneo di Erodoto, fu l’unico tra gli storici a riflettere in maniera più
approfondita sulle cause degli scontri, introducendo una distinzione di tipo nuovo tra cause imme-
diate e cause profonde del conflitto che oppose Sparta e Atene per circa 30 anni [®DOC2 e 3]. Lo
stesso Tucidide individua nella politica imperialistica degli Ateniesi la causa del massacro compiu-
to a danno dei Melii [®DOC4].
Di chi è la colpa?
Erodoto all’inizio della sua opera, le Storie, che ha come argomento centrale le guerre persiane,
cerca di risalire alle motivazioni profonde che portarono allo scontro tra Greci e Persiani. Le cau-
se sarebbero da ricondurre ai rapimenti di donne avvenuti tra barbari e Greci già in un passato
leggendario: Io ed Elena da parte dei barbari, Europa e Medea da parte dei Greci. Furono però
i Greci a portare guerra in Asia per la prima volta per reclamare indietro Elena, rapita dal figlio
di Priamo, re di Troia.
DOC1
Erodoto, Storie, I, 1-5, 1 nave, acquistavano delle merci quelle che chi, mandando in Grecia un araldo, doman-
erano loro più gradite, quando i Fenici, in- dava soddisfazione del ratto e richiedeva la
1. I dotti Persiani sostengono che i Fenici citatisi l’un l’altro, si lanciarono su di loro. figlia; ma quelli risposero che neppure i
furono causa della discordia. Dicono infat- La maggior parte delle donne riuscì a fug- Colchi avevano pagato ammenda del ratto
ti che questi, dopo esser giunti dal mare gire, ma Io insieme con altre fu rapita. E i di Io Argiva, e che dunque neppure essi
chiamato Eritreo a questo nostro mare e Fenici imbarcatele sulla nave se ne partiro- avrebbero dato loro soddisfazione.
essersi stanziati in quella regione che ancor no salpando alla volta dell’Egitto. 3. Narrano poi che nella generazione suc-
oggi abitano, subito si diedero a lunghi 2. I Persiani narrano che così Io giunse in cessiva a questi avvenimenti Alessandro fi-
viaggi per mare, e trasportando mercanzie Egitto, e non come sostengono i Greci; e glio di Priamo, avendo udito parlare di que-
egiziane e assire giunsero, fra gli altri pae- che questo costituì il primo inizio delle offe- sti fatti, volle procurarsi per mezzo di un
si, anche ad Argo. [2] E Argo in quel tem- se. Dicono pure che in seguito alcuni Greci ratto una donna greca, ben sapendo che
po aveva la preminenza su tutte le città del- – il nome non sanno precisarlo – approdati non avrebbe pagato alcuna pena, dato che
la regione ora chiamata Grecia. Giunti a Tiro in Fenicia rapirono la figlia del re, Eu- neppure quelli l’avevano pagata. [2] Così
dunque in questa città di Argo misero in ropa – e questi potrebbero esser stati dei dunque, avendo egli rapito Elena, i Greci
vendita il carico. [3] Ma al quinto o sesto Cretesi. A questo punto la partita era pari, decisero anzitutto di reclamare Elena e
giorno dal loro arrivo, quando avevano già ma più tardi i Greci furono i responsabili chiedere soddisfazione del ratto inviando
venduto quasi tutto, vennero sulla riva del della seconda offesa. [2] Raggiunta infatti messaggeri. Ma a queste proposte quelli
mare molte donne, e fra esse anche la figlia per mare con una nave da guerra la Colchi- rinfacciavano loro il ratto di Medea, e che
del re; e questa, secondo quanto dicono an- de e il fiume Fasi, di là, dopo aver sbrigati senza aver dato loro soddisfazione né averla
che i Greci, aveva nome Io, figlia di Inaco. tutti gli altri affari per cui erano venuti, rapi- restituita pur avendola essi richiesta voleva-
[4] Esse, fermatesi presso la poppa della rono la figlia del re, Medea. [3] Il re dei Col- no ora ricevere soddisfazione dagli altri.
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