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                                             Modulo 3
                                             Il mondo greco



                                                                            √ Il saluto dell’oplita alla propria moglie, 430 a.C. ca.
                                                                            Nel V sec. a.C., in coincidenza con il massiccio impegno degli Ateniesi
                                                                            nelle attività belliche, si diffonde nella pittura vascolare il motivo
                                                                            iconografico della «partenza del guerriero»; in particolare, nella seconda
                                                                            metà del secolo, si consolida l’uso di rappresentare il saluto dell’oplita
                                                                            alla propria moglie, come in questo esempio dai toni melanconici.



                                                                            Colpi di scena: la pace di Nicia Le difficoltà per Ate-
                                                                            ne aumentarono quando la guida dell’esercito spartano
                                                                            fu assunta da un generale esperto e di grande intelli-
                                                                            genza strategica, Brasìda. Questi decise di spostare il
                                                                            fulcro della guerra in Tracia, per provocare la defezio-
                                                                            ne degli alleati di Atene nella regione e occupare una
                                                                            posizione chiave lungo i collegamenti con il Mar Nero.
                                                                            Sotto le mura della città di Amfipoli si svolse una gran-
                                                                            de battaglia, che fu vinta dagli Spartani: ma nella mi-
                                                                            schia persero la vita Cleone e Brasida (422 a.C.). La
                                                                            scomparsa dei due capi, l’alto numero delle vittime, i
                                                                            costi materiali diffusero sia ad Atene che a Sparta una
                                                                            profonda stanchezza per quella guerra interminabile, e
                                                                            il desiderio di un accordo.
                                                                            Si giunse così, nel 421, alla cosiddetta pace di Nicia
                                                                            (dal nome del negoziatore ateniese che ne fu il princi-
                                                                            pale artefice): un accordo di cinquant’anni stipulato
                                                                            tra gli Ateniesi, gli Spartani e i rispettivi alleati. Si sta-
                                                                            bilì di porre fine a tutte le ostilità, di restituire i pri-
                                                                            gionieri, di regolare le controversie future in modo
                                                                            pacifico. Atene e Sparta strinsero inoltre un’alleanza
                                                                            difensiva che le obbligava a sostenersi vicendevolmen-
                 GUIDAALLOSTUDIO
                                             te in caso di aggressioni esterne o di rivolte. L’intesa segnava indubbiamente un succes-
                 1. In che senso la guerra del  so ateniese, perché la città dell’Attica ottenne anche il riconoscimento dell’intangibilità
                 Peloponneso opponeva oligarchia e
                 democrazia?                 del proprio impero.
                 2. La guerra si svolgeva solo tra
                 Attica e Peloponneso?
                 3. Come si giunse alla pace di Nicia?
                                             3. La spedizione ateniese in Sicilia
                                              Alcibiade e la ripresa delle ostilità Già durante i primi mesi successivi alla stipula del-
                                             la pace esplosero tuttavia gravi contrasti. I risentimenti, i danni, le nuove situazioni de-
                                             terminate dal conflitto erano tanti e tali che Atene e Sparta non riuscirono a imporre il ri-
                                             spetto dell’accordo ai rispettivi alleati.
                                             Ad Atene si diffuse un profondo malcontento per i risultati deludenti della pace e ripre-
                                             se vigore la fazione radicale, favorevole a una soluzione militare definitiva. Uno dei suoi
                                             capi era Alcibiade, che fu eletto stratego nel 420 a.C. Discendente di un’antica e nobile
                                             famiglia, Alcibiade era stato allevato nella casa di Pericle respirando fin da piccolo l’ideale
                                             di un’Atene democratica, colta e potente, e si riteneva l’uomo del destino, che avrebbe
                                             portato la patria al trionfo.
                                             Alcibiade raggiunse subito con Nicia una preziosa intesa, che mise a tacere la prevedibi-
                                             le ostilità della fazione moderata. Fu quindi in grado di dare via libera al suo ambizioso
                                             progetto: mobilitare per la guerra tutte le risorse e le energie di Atene, aggredire Sparta

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