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Unità 9
La guerra del Peloponneso
†® Assedio spartano a Platea: la rampa e le fortificazioni
Le tecniche militari di assedio utilizzate nella guerra del Peloponneso non erano
particolarmente evolute e si basavano essenzialmente sull’accerchiamento delle mura con
steccati e fossati per costringere la città alla fame e alla resa. Nel caso dell’assedio
spartano a Platea, occorsero ben due anni per vincere la resistenza dei difensori: secondo il
dettagliato racconto di Tucidide gli Spartani costruirono una rampa (in basso), con cataste
di legno e terriccio, per superare l’ostacolo delle mura, ma furono respinti dai Plateesi che
accrebbero l’altezza delle mura servendosi delle macerie delle abitazioni più vicine e di uno
scudo di pelli umide per rendere inefficaci le frecce incendiarie; dopo un tentativo di
appiccare il fuoco alla città, gli assedianti dovettero, quindi, rassegnarsi a creare una
potente cintura di fortificazioni (a destra), per isolare completamente gli assediati e
attenderne la resa.
2. Una guerra ideologica
Inasprimento del conflitto Emerse allora la figura di Clèone, un ricco mercante di cuoio
che capeggiava la fazione favorevole al proseguimento della guerra a oltranza. Cleone fu il
primo grande politico ateniese che non appartenesse a una famiglia di antica nobiltà. La fa-
zione moderata, ostile all’allargamento del conflitto nella prospettiva di una pace onorevo-
le, si riconosceva invece in Nicia, un aristocratico prudente ed equilibrato.
La guerra intanto continuava in un susseguirsi di vittorie e sconfitte di entrambe le
parti, senza che si giungesse a un episodio decisivo. I Greci si combattevano con acca-
nimento, segno evidente che il conflitto era vissuto con crescente motivazione e si cari-
cava di accesi contenuti ideologici. I due blocchi, infatti, esprimevano anche orienta-
menti politici e ideali opposti: Atene e le poleis alleate avevano ordinamenti democra-
tici; Sparta e la sua confederazione ordinamenti oligarchici. Il successo dell’una o del-
l’altra parte avrebbe quindi provocato conseguenze anche sull’assetto politico interno
di ciascuna polis.
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