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                                             Unità 8
                                             Le guerre persiane
                                             e l’imperialismo ateniese



                                             Un capolavoro di persuasione
                                             Considerata l’importanza dell’oratoria nella vita pubblica delle poleis, non sorprende il fatto che
                                             le opere degli storici greci abbondino di discorsi. Un discorso memorabile, autentico capolavoro
                                             di persuasione, fu quello pronunciato da Pericle al culmine dell’acceso dibattito svoltosi ad Ate-
                                             ne sull’opportunità di affrontare la guerra contro Sparta e i suoi alleati. Le argomentazioni di Pe-
                                             ricle convinsero l’assemblea e Atene intraprese così la più drammatica vicenda della sua storia.


                 DOC16
                  Tucidide, La guerra del Peloponneso, I, 139-145  bi, vedrete, se mi ascolterete puntualmente,  lotta di un altro Peloponneso, noi abbiamo
                                                      che non siamo per nulla più deboli. I Pelo-  molti altri luoghi, nelle isole e sulla terrafer-
                  Molti si alternarono alla tribuna esprimen-  ponnesiaci sono costretti a coltivarsi loro  ma, che sono nostro territorio: è grande il
                  do pareri contrastanti: chi sosteneva la  stessi la propria terra; non hanno grandi ric-  vantaggio della talassocrazia . [...]
                                                                                                                 3
                  guerra, e chi diceva che il decreto su Mega-  chezze né private né statali; inoltre sono pri-  Bisogna sapere che la guerra è inevitabile,
                  ra non doveva mettere in pericolo la pace, e  vi di esperienza per quel che riguarda guer-  ma che quanto più l’accetteremo di buon
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                  ne caldeggiava l’abrogazione. Salì alla tri-  re di lunga durata o guerre che si combatta-  grado, tanto meno avvertiremo la pressio-
                  buna anche Pericle figlio di Santippo, all’e-  no al di là del mare, giacché quelle che com-  ne del nemico; e che il massimo onore vie-
                  poca il personaggio principale ad Atene,  battono tra loro, a causa della loro povertà,  ne sia alle città che ai singoli dai più gran-
                  abilissimo nella parola e nell’azione, ed  sono assai brevi. Gente del genere non è in  di pericoli. Così fu per i nostri padri: essi
                  espresse consigli di questo genere: «La mia  grado di scendere in guerra ripetutamente  affrontarono l’urto dei Persiani, e non cer-
                  opinione, Ateniesi, è sempre la stessa: di  né armando navi né allestendo truppe di  to partendo da posizioni quali le nostre at-
                  non cedere ai Peloponnesiaci: anche se so  terra, per giunta mentre si verificano con-  tuali, ma anzi costretti ad abbandonare
                  bene che gli uomini non sentono la medesi-  temporaneamente queste condizioni: lon-  quel poco che avevano: con l’intelligenza
                  ma indignazione quando vengono persuasi  tananza dalle basi di partenza, costi perso-  più che con la fortuna, col coraggio più che
                  dall’opportunità di combattere e quando  nali dell’impegno militare, blocco maritti-  con la forza essi respinsero il barbaro e
                  sono nel concreto dell’azione, ed anzi, piut-  mo. [...]                 portarono la città all’attuale grandezza.
                  tosto, oscillano, nel loro sentire, in relazione                         Non possiamo essere da meno. Dobbiamo
                  agli eventi. Vedo nondimeno che anche in  È maggiore l’esperienza che abbiamo noi  respingere in ogni modo il nemico e far di
                  questo momento io debbo darvi i medesimi  della guerra per terra in base alla nostra  tutto per lasciare, a chi verrà dopo di noi,
                  consigli e chiedo che quanti tra voi mi dan-  consuetudine per la marineria, di quanto  intatta quella grandezza».
                  no ragione sostengano con impegno le deci-  non possano saper loro delle cose del mare  Tale fu il discorso di Pericle. Gli Ateniesi si
                  sioni comuni, anche se ci tocchi qualche in-  in base alla loro esperienza di guerra per ter-  convinsero che consigliasse per il meglio e
                  successo: altrimenti non si arroghino il me-  ra. [...] La marineria è più d’ogni altra arte  votarono le sue proposte.
                  rito della giusta intuizione quando invece le  un fatto di tecnica: e non è possibile diven-
                  cose vanno bene. [...]              tarne esperti dedicandovisi di tanto in tanto
                  Già prima era chiaro che gli Spartani inten-  in modo estemporaneo, al contrario è un’at-  1. La tensione tra Sparta e Atene aveva raggiunto il
                  devano colpirci, ed ora ancor più. Era stato  tività totalizzante che semmai non consente  culmine quando Atene aveva emanato un decreto
                  stabilito che si ricorresse ad un arbitrato per  di dedicarsi ad altro, sia pure in modo ac-  che proibiva agli abitanti di Megara di frequentare i
                  le questioni controverse, fermo restando lo  cessorio. [...]             mercati e i porti della Lega delio-attica. Poiché l’eco-
                                                                                           nomia megarese si basava sull’esportazione di stoffe
                  statu quodelle rispettive posizioni: e invece,  Questa all’incirca mi sembra la situazione  di lana, il decreto sanciva la rovina della città
                  non solo non hanno chiesto un giudizio ar-  dei Peloponnesiaci. Quanto alla nostra, cre-  [®9.1].
                  bitrale né l’hanno accettato quando noi  do che non solo sia priva degli inconvenien-  2. Isola a sud di Salamina, di fronte all’Attica.
                  l’abbiamo offerto, ma vogliono addirittura  ti che ho riscontrato in loro, ma che ci siano  3. Il dominio sul mare.
                  che le recriminazioni siano risolte con la  vari altri elementi, di notevole peso, in cui
                  guerra piuttosto che con le parole: e ormai si  noi siamo più forti. Se invaderanno via terra  GUIDAALLALETTURA
                  presentano qui a dare ordini, non più ad ac-  il nostro suolo, noi attaccheremo per mare il  1. Come definisce Pericle l’atteggiamento degli
                  cusare. Ci ordinano di ritirarci da Potidea e  loro territorio: e non saranno sullo stesso  Spartani?
                  di lasciare libera Egina , e di abrogare il de-  piano una parziale devastazione del Pelo-  2. Per quale motivo, secondo Pericle, gli Ateniesi
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                  creto su Megara. [...]              ponneso ed una, anche totale, dell’Attica.  3. Qual è l’arma vincente degli Ateniesi secondo
                  Quanto alla guerra e alle risorse di entram-  Giacché loro non potranno disporre senza  l’oratore?




                                             Giudizi su Pericle.Una guida autorevole e incorruttibile
                                             Alcuni storici moderni considerano Pericle il massimo statista del mondo antico, per aver conce-
                                             pito (e per qualche tempo realizzato) un progetto straordinariamente armonico, che fondeva i va-

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