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                                                                                        La cerchia di Pericle



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                         Plutarco, Vita di Pericle, 31       Non fu raggiunta la prova di furto, perché  rito una bellissima effigie di Pericle in atto
                                                             Fidia, su consiglio di Pericle, fin dall’inizio  di combattere contro un’amazzone. [...]
                         Lo scultore Fidia, che era incaricato dell’e-  del lavoro aveva disposto l’oro intorno alla  Fidia fu gettato in prigione e vi morì di ma-
                         secuzione della statua di Atena , divenne  statua in modo che era possibile staccarlo  lattia, o, come dicono certuni, di veleno,
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                         amico di Pericle e acquistò grandissima in-  e pesarlo tutto quanto, come Pericle allora  propinatogli dai suoi nemici per poter poi
                         fluenza presso di lui. Ciò suscitò l’invidia di                          dare la colpa a Pericle.
                         alcuni malevoli, i quali vollero sondare su di  intimò agli accusatori di fare; ma la fama
                         lui le reazioni del popolo a un eventuale giu-  che le sue opere gli procurarono continuò  1. Era una statua di dimensioni gigantesche (12 m),
                         dizio contro Pericle. Tratto dalla loro un  ad attrarre i colpi dell’invidia contro lo  rappresentante la dea armata: con la destra protesa
                         certo Menone, collaboratore di Fidia, lo  scultore. Non gli perdonarono soprattutto  nell’atto di offrire la vittoria al suo popolo; la sinistra
                                                                                                  poggiata sullo scudo. La statua era realizzata con ma-
                         presentarono in piazza come supplice e gli  d’aver intagliato, nel rappresentare la bat-  teriali preziosissimi: il corpo in avorio, le vesti, le ar-
                         fecero chiedere l’immunità per poter de-  taglia delle Amazzoni sullo scudo della  mi e gli ornamenti in oro.
                         nunciare  e  accusare  Fidia.  Il  popolo  dea, il proprio ritratto, sotto l’aspetto di un
                         gliel’accordò, e il procedimento si tenne in  vecchio calvo, che sta sollevando un maci-  GUIDAALLALETTURA
                                                                                                  1. Perché Fidia fu portato in tribunale? Quali
                         assemblea.                          gno con ambedue le mani; e d’avervi inse-  accuse gli furono mosse?




                        Aspasia l’etèra
                        Nella nostra società si ritiene che un matrimonio riuscito debba fondarsi sull’amore. Gli uomini gre-
                        ci la pensavano diversamente: dalla propria moglie essi volevano figli ben allevati, una casa tenuta
                        con cura, comportamenti rispettabili. Se queste condizioni si realizzavano, poteva crearsi un legame
                        affettuoso e pieno di rispetto, ottima preparazione a una vecchiaia vissuta da buoni amici.
                        L’amore era un’altra cosa: raro tra le pareti domestiche, veniva cercato fuori casa, tra le braccia di
                        un’etèra. L’etèra (letteralmente «compagna») era una donna libera: usciva quando voleva, parte-
                        cipava ai banchetti insieme con gli uomini, e, se ne aveva i mezzi, poteva addirittura invitare ami-
                        ci e amiche a casa propria. Non doveva essere raro il caso di etère istruite e brillanti, che sapeva-
                        no leggere e scrivere, fare conversazione, suonare, danzare, e che si truccavano e vestivano come
                        alle donne normali non era consentito.
                        L’etèra più famosa fu senza dubbio Aspasia, di cui Pericle si innamorò al punto di separarsi dalla
                        moglie legittima e di prenderla come concubina. Questo amore, com’era prevedibile, suscitò un
                        certo scandalo.


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                         Plutarco, Vita di Pericle, 24       relazione con moltissime personalità del  stata sposata ad Ipponico, da cui aveva avu-
                                                             mondo greco, e aveva guadagnato alla cau-  to un figlio, Callia, detto poi il Ricco. A Pe-
                         Ma poiché invece sembra ch’egli [Pericle]  sa del re di Persia tutti coloro con cui ave-  ricle ella diede due figli, Santippo e Paralo;
                         avesse iniziato la guerra contro Samo per  va avuto a che fare, diffondendo per loro  ma poi, essendo poco felice la loro vita co-
                         compiacere Aspasia , sarebbe forse questo  tramite nelle varie città, in cui essi godeva-  niugale, egli consentì che la donna si unisse
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                         il momento di porre l’ambigua questione  no massima influenza e prestigio, i germi di  a un altro uomo a lei gradito, e prese con sé
                         che riguarda questa donna, per chiedersi  un partito filopersiano.       Aspasia, che amò appassionatamente. Si di-
                         cioè di quale arte o potere disponesse per  Quanto ad Aspasia, dicono che essa con-  ce che ogni giorno, quando usciva di casa
                         giungere a soggiogare i più eminenti uomi-  quistò l’amore di Pericle per una certa sua  per andare nell’agoràe quando ne rientrava,
                         ni di Stato e per offrire anche ai filosofi ma-  saggezza ed acutezza politica. Lo stesso So-  la salutasse sempre con un bacio.
                         teria di lunghe e non frivole discussioni.  crate la frequentava talvolta, insieme con i
                         È notizia concorde che fosse nativa di Mi-  suoi discepoli, e gli intimi conducevano da  1. Samo era entrata in guerra con Mileto, città natale
                         leto e figlia di un certo Axioco. Si dice che  lei, ad ascoltarla, perfino le loro mogli, seb-  di Aspasia.
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                         ella avesse rapporti solo con gli uomini più  bene non esercitasse una professione deco-  2. Città della Ionia d’Asia.
                         potenti,  e  in  ciò  seguisse  il  modello  di  rosa né rispettabile, perché educava nella
                         un’antica cortigiana ionica, di nome Tar-  sua casa delle giovani etere. [...]  GUIDAALLALETTURA
                         ghelia. Questa Targhelia, donna bellissima,  Pericle aveva una moglie, a lui legata da vin-  1. A chi si ispirava Aspasia nella sua condotta
                                                                                                  amorosa?
                         ricca di grazia e di intelligenza, era stata in  coli di parentela e che precedentemente era  2. In che modo Aspasia conquistò Pericle?

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