Page 220 - Profili di Storia
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                                                                                  I Greci, i barbari e la libertà



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                         Erodoto, Storie, VIII, 142-144      sventure, e del fatto che siete già stati pri-  impediscono di far questo, anche se lo vo-
                                                             vati di due raccolti e che da molto tempo  lessimo; il primo e il più grande sono le sta-
                         Presero a loro volta la parola gli ambascia-  avete le case devastate. In ricompensa gli  tue e i templi degli dèi incendiati e rasi al
                         tori di Sparta: «Gli Spartani hanno man-  Spartani e gli alleati vi promettono di man-  suolo, che noi abbiamo il dovere di vendica-
                         dato noi a pregarvi di non modificare la si-  tenere le vostre donne e tutti i vostri fami-  re nel modo più completo, invece di venire
                         tuazione in Grecia e di non accogliere il  liari che non sono atti alla guerra, fino a  a patti con il responsabile; poi la comunità
                         messaggio dei barbari. Non sarebbe né  quando questa guerra durerà [...]».  di sangue e di lingua dei Greci, i comuni
                         giusto né onorevole per nessuno dei Greci,  Gli Ateniesi [...] così risposero agli amba-  santuari degli dèi, i comuni culti, e i costumi
                         ma soprattutto per voi, e per molti motivi:  sciatori di Sparta: «Il timore degli Spartani,  e le istituzioni simili: tradire tutto questo sa-
                         siete voi infatti che avete destato questa  che noi ci accordassimo con il barbaro, era  rebbe disdicevole per gli Ateniesi. E sappia-
                         guerra, mentre noi non la volevamo, e la  certo umano. E tuttavia è vergognoso che  te, se ancora non lo sapete, che fino a quan-
                         vostra aspirazione all’egemonia fu il moti-  voi abbiate temuto, sebbene sappiate come  do esisterà un solo Ateniese, noi non ci ac-
                         vo della contesa che ora interessa tutta la  la pensano gli Ateniesi, perché non esiste  corderemo mai con Serse».
                         Grecia. A parte questo, non è ammissibile  tanto oro in nessuna parte della terra né re-  GUIDAALLALETTURA
                         che voi Ateniesi siate responsabili della ser-  gione eccezionale per  bellezza e fertilità,  1. Quali argomenti portano gli ambasciatori
                         vitù dei Greci, voi che sempre e da tempo  che noi saremmo disposti ad accettare per  spartani per convincere gli Ateniesi a non allearsi
                         vi atteggiate a liberatori di tanta gente. Noi  passare dalla parte dei Medi e asservire la  con i Persiani?
                         siamo certo dispiaciuti con voi delle vostre  Grecia. Molti e grandi sono i motivi che ci  2. Quali motivi spingono gli Ateniesi a non allearsi
                                                                                                  con i Persiani?



                        Ordine e caos
                        Il sacrificio degli Spartani alle Termopili è rimasto uno dei massimi esempi di eroismo della sto-
                        ria universale e nel corso dei secoli è stato più volte indicato come la testimonianza più alta del-
                        l’amore greco per l’indipendenza. L’episodio era raccontato da molti storici, a cominciare da Ero-
                        doto. Si noterà come Erodoto, anche in questa occasione, non manchi di far risaltare il contrasto
                        tra Greci e barbari. I primi combattono in modo eroico ma anche composto e razionale: consa-
                        pevoli della morte imminente, cercano di resistere il più a lungo possibile. I secondi riescono a
                        prevalere solo grazie a un’enorme superiorità numerica, ma si accalcano l’uno sull’altro, spinti a
                        colpi di frusta dai loro ufficiali. All’ordine greco si contrappone dunque il caos barbaro.


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                         Erodoto, Storie, VII, 223-234       ancora morivano nella calca calpestandosi  Dal momento in cui i Greci seppero del lo-
                                                             a vicenda: nemmeno uno sguardo per chi  ro arrivo la battaglia mutò ormai aspetto: i
                         Serse, dopo aver offerto libagioni al sorge-  cadeva.                    Greci riguadagnarono di corsa la strettoia
                         re del sole, attese fino all’ora in cui la piaz-  I Greci, sapendo che sarebbero morti per  della strada, superarono il muro e andarono
                         za del mercato è più affollata e quindi or-  mano di quanti avevano aggirato la monta-  a prendere posizione sulla collina. [...] Las-
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                         dinò l’assalto; così gli aveva suggerito  gna, mostravano ai barbari tutta la propria  sù si difendevano con le spade – chi ancora
                         Efialte : infatti la discesa dal monte è assai  forza, con disprezzo della propria vita, con  le aveva –, con le mani, coi denti; i barbari li
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                         più rapida e la distanza molto minore che  rabbioso furore. Alla maggior parte di lo-  tempestavano di colpi, di fronte quelli che li
                         non l’aggiramento e la salita. I barbari di  ro, intanto, s’erano ormai spezzate le lance,  avevano seguiti e avevano abbattuto il ba-
                         Serse avanzavano e i Greci di Leonida, da  ma massacravano i Persiani a colpi di spa-  luardo del muro, intorno da tutte le parti gli
                         uomini che marciavano incontro alla mor-  da. E Leonida, dopo essersi comportato  altri che li avevano aggirati. [...] Così com-
                         te, si spinsero, ormai molto più che all’ini-  valorosamente, da valoroso cadde in que-  batterono i Greci alle Termopili.
                         zio, verso lo spazio più aperto della gola.  sto combattimento e con lui altri Spartani
                         In effetti nei giorni precedenti si difende-  famosi, dei quali io chiesi i nomi, trattan-
                         va il baluardo del muro ed essi combatte-  dosi di uomini degni di essere ricordati; e
                         vano ritirandosi lentamente verso i punti  chiesi anche i nomi di tutti i trecento. Cad-  1. È un accenno a un’ora approssimativa di poco pre-
                         più stretti; ora invece, scontrandosi fuori  dero allora anche molti altri illustri Persia-  cedente il mezzogiorno.
                         delle strettoie molti dei barbari cadevano  ni [...]. Sopra il cadavere di Leonida si ac-  2. Un greco traditore che rivelò ai Persiani un pas-
                         a frotte; dietro di loro, infatti, i coman-  cese una mischia furibonda di Persiani e  saggio che consentì di accerchiare Leonida.
                         danti degli squadroni, armati di frusta,  Spartani, finché grazie al loro eroismo, i
                         tempestavano di colpi ogni soldato, spin-  Greci lo strapparono ai nemici respingen-  GUIDAALLALETTURA
                         gendoli avanti continuamente. Molti fini-  doli per quattro volte. Questo durò fino al-  1. In quale modo sono caratterizzati i soldati
                         rono in mare e annegarono, molti di più  l’arrivo degli uomini di Efialte.  persiani? E i soldati greci?


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