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                   DOSSIER                   I Greci,
                                             i barbari e la libertà


                   In che cosa i Greci            rodoto, storico greco del V sec. a.C. che raccontò le guerre persiane, nell’esordio della sua
                                              Eopera fa seguire, a una definizione generica e comprensiva di uomini, una ripartizione in due
                        differivano dai
                               barbari?       gruppi, Greci e barbari: «Questa è l’esposizione delle ricerche di Erodoto di Turi, perché le impre-
                                              se degli uomini col tempo non cadano in oblio, né le gesta grandi e meravigliose delle quali hanno
                                              dato prova così i Greci come i barbari rimangano senza gloria, e inoltre per mostrare per qual mo-
                                              tivo vennero a guerra fra loro» (Erodoto, Storie, Esordio).
                                              I barbari cui Erodoto fa riferimento, con i quali i Greci si scontrarono, sono i Persiani. La ripartizio-
                                              ne di Erodoto è indizio di una concezione del mondo e dell’uomo «ellenocentrica»: l’«identità gre-
                                                                         ca» costituisce una discriminante che divide il genere umano in
                                                                         due gruppi. Tutto il racconto erodoteo si configura come un raf-
                                                                         fronto fra due popoli in lotta. Ma il punto fondamentale, la diffe-
                                                                         renza più evidente sta proprio qui: i Greci sono un popolo, men-
                                                                         tre l’impero persiano, secondo lo storico, è costituito da un’ac-
                                                                             cozzaglia confusa di genti diverse. L’identità greca e il senso
                                                                               di comune appartenenza dei Greci a un unico sistema è
                                                                                descritta dallo stesso Erodoto in un discorso attribuito
                                                                                  agli ambasciatori spartani ad Atene [®DOC1].Anche
                                                                                   nella descrizione delle battaglie Erodoto contrappo-
                                                                                    ne sempre l’ordine greco al caos barbaro
                                                                                     [®DOC2].Il carattere universale dell’impero per-
                                                                                     siano si riflette nella costruzione del palazzo del re
                                                                                      Dario a Susa, capitale dell’impero  [®DOC3].
                                                                                      L’imponenza e l’ostentazione del lusso sono un
                                                                                      altro aspetto che caratterizza i barbari d’Asia e li
                    ® Vasetto portaprofumi
                                                                                       differenzia fortemente dai Greci, come sottoli-
                       Malgrado lo sviluppo della
                       tradizione etnografica greca,                                   nea Agamennone,nell’omonima tragedia eschi-
                 culminante nelle opere di Erodoto, la                                 lea, alla moglie Clitennestra [®DOC4]. Ma l’e-
                    cultura figurativa greca presenta                                 lemento più importante di distinzione tra Greci e
                  pochi esempi di rappresentazione di
                      soggetti «barbari». Tra i pochi                               barbari va individuato nella sfera politica: le poleis
                   esempi ritroviamo questo vasetto                               greche erano comunità basate sull’autogoverno dei
                   portaprofumi della fine del VI sec.                       cittadini, che teoricamente detenevano tutti gli stessi diritti;
                  a.C. in cui, opposta alla testa di una
                     fanciulla greca, è la testa di un                        i barbari, invece, si piegavano al volere dispotico di un uni-
                    personaggio «di colore» dai tratti                         co uomo: non erano cittadini ma sudditi [®DOC5].
                           vistosamente marcati.





                                             I Persiani e l’«identità greca»
                                             Nel corso della Seconda guerra contro i Persiani, subito dopo la battaglia di Salamina, gli Spar-
                                             tani vennero a sapere che un inviato del nemico si era recato ad Atene per convincere gli Atenie-
                                             si, provati dalle tante distruzioni, a stipulare una pace separata. Per scongiurare questa terribile
                                             eventualità, che avrebbe certamente segnato la loro rovina, essi mandarono subito ad Atene al-
                                             cuni ambasciatori, che rivolsero un appello accorato all’assemblea: in questo racconto di Erodo-
                                             to è racchiusa la più completa formulazione di quella che oggi diremmo l’«identità greca». I Gre-
                                             ci vivono in città gelose della propria autonomia e spesso in guerra fra loro, ma di fronte al nemi-
                                             co esterno emerge chiaramente il senso di una comune appartenenza, espressa da una serie di ele-
                                             menti che compongono un vero e proprio sistema: il sangue, la lingua, la religione, i costumi. Era-
                                             no questi i caratteri che distinguevano i Greci dai «barbari».
                                             Il pericolo persiano accentuò, tra i Greci, la consapevolezza dei vincoli culturali e morali che li
                                             univano. Non fece maturare, tuttavia, l’esigenza dell’unificazione politica.

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