Page 197 - Profili di Storia
P. 197
P1_Modulo03a.qxp 22-02-2010 8:58 Pagina 182
Unità 7
Sparta e Atene
bene prezioso perché davano un contributo fondamentale alla vita economica. In un trattato scrit-
to intorno alla metà del IV sec. a.C. si proponeva un complesso d’iniziative volto a favorire l’af-
flusso e la stabilità dei meteci, ma non risulta che nulla del genere sia stato attuato.
DOC22
Senofonte, Le Entrate, 2 e case. Del resto sarebbe un vantaggio an- ve di case e molte aree fabbricabili, se lo
che per lo Stato se i cittadini militassero fra Stato concedesse a coloro che ne faranno
Se, oltre alle risorse indigene, ci si interes- di loro, senza essere mescolati come ora a richiesta e saranno giudicati degni la pro-
sasse in primo luogo dei meteci, avremmo, Lidi, Frigi, Siri e altri barbari di ogni stir- prietà dei terreni su cui avranno costruito,
io penso, una delle migliori fonti di rendi- pe, com’è buona parte dei nostri meteci. sono convinto che per questo molti più e
ta, in quanto i meteci si mantengono da so- Oltre all’utilità di escluderli dal servire nel- migliori stranieri desidererebbero abitare
li, non ricevono alcun compenso per i mol- l’esercito con i cittadini, per lo Stato sareb- ad Atene. Se, infine, si istituisse una magi-
ti vantaggi che procurano agli Stati e paga- be anche un motivo di onore se, nel com- stratura per la tutela dei meteci [...] anche
no per di più una tassa speciale. Questo in- battere, gli Ateniesi mostrassero di contare questo accrescerebbe la loro benevolenza
teressamento sarebbe sufficiente, mi sem- più su se stessi che su gente straniera. nei nostri confronti, e, come è probabile,
bra, se li dispensassimo da quegli obblighi Facendo poi ai meteci altre concessioni che tutti i senza patria cercherebbero di otte-
che, pur non giovando allo Stato, sembra- sarebbe bello fare e concedendo loro in nere in Atene la condizione di meteco, in-
no imprimere ai meteci un marchio di di- particolare il diritto di militare nella caval- crementando così le nostre rendite.
sonore, e se li esentassimo dal militare nel- leria, mi pare che accresceremmo la loro
la fanteria con i cittadini. Senza contare i ri- benevolenza verso di noi e renderemmo lo GUIDAALLALETTURA
schi personali, è anche un grave inconve- Stato più forte e più grande. Inoltre, poi- 1. Quali vantaggi trarrebbe la città di Atene se
niente per loro dover lasciare occupazioni ché dentro le mura vi sono molte zone pri- favorisse l’afflusso di meteci?
La condizione di meteco.Lo straniero ideale
Pur essendo esclusi da ogni forma di partecipazione alla vita politica, i meteci dovevano prestare
servizio militare per la polis in cui risiedevano, arruolati nella marina o in contingenti separati di
fanteria leggera. Combattendo con coraggio e con lealtà essi potevano dimostrare nel modo mi-
gliore il loro attaccamento e la loro devozione alla città che li aveva accolti. Queste virtù, accom-
pagnate da una condotta irreprensibile anche in circostanze normali, delineava la figura del me-
teco ideale: straniero sì, ma sensibile, come fosse un cittadino esemplare, al bene della città.
Così è ricordato, in una tragedia di Euripide, Partenopeo, un leggendario eroe caduto, insieme ad
altri sei compagni, in un mitico scontro sotto le mura della città greca di Tebe.
DOC23
Euripide, Le Supplici, 888-900 né fu amante mai delle contese 1. Atalanta era un’eroina celebrata in una tradizione
che rendono odiosi i cittadini leggendaria dell’Arcadia. Euripide la definisce «cac-
Il figlio di Atalanta cacciatrice e gli stranieri. Entrato nell’esercito ciatrice» perché partecipò alla caccia al terribile cin-
ghiale caledonio. L’Inaco era un fiume dell’Argolide
Partenopeo, bellissimo tra tutti, come uno che fosse nato argivo che passava nei pressi di Argo.
nacque in Arcadia, ma venuto all’Inaco 1 difese la città; pei suoi successi
crebbe in Argo e quivi fu allevato. godeva e s’attristava alle disgrazie. GUIDAALLALETTURA
Come devono fare gli stranieri Molti uomini e donne lo amavano, 1. Secondo te, il meteco di Argo è posto da
non portò invidia ed odio alla città; ma egli stava in guardia dal peccato. Euripide sullo stesso piano dei cittadini argivi?
182