Page 199 - Profili di Storia
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Unità 7
Sparta e Atene
mia, hai già capito per quale motivo io ti ho turalmente idonea e che la consuetudine esperta e il suo valore cresca del doppio;
presa e i tuoi genitori ti hanno data a me? So approva. [...] Tu dovrai rimanere dentro ca- quando, prendendo presso di te una che
che anche a te è ben chiaro che noi due non sa e far uscire tutti i servi che hanno il lavoro non conosce il mestiere della dispensiera e
avremmo avuto difficoltà a trovare qualcun fuori, sovrintendere invece su quelli che de- della servitrice, tu la rendi esperta, fidata e
altro con cui dormire. Ma, dovendo decide- vono lavorare dentro. Devi ricevere quanto capace di servire e così ti venga a valere mol-
re io per me e i tuoi genitori per te chi potes- viene introdotto, distribuire quello che si to; quando ti è possibile far del bene alle
simo prendere come miglior compagno per deve spendere, prevedere quello che si deve persone sagge e utili alla tua casa e ti è possi-
la casa e per i figli, io scelsi te e i tuoi genito- risparmiare, stando attenta che la spesa fis- bile punire chi invece si mostri malvagio.
ri, a quanto pare, scelsero me tra tutte le sata per un anno non si esaurisca nel giro di Ma la cosa più piacevole di tutte è se, mo-
persone possibili. Quanto ai figli, se il dio ce un mese. E quando ti si fornisce della lana, ti strandoti migliore di me, mi renderai tuo
li concederà, decideremo come educarli nel devi impegnare perché tutti coloro che ne servitore e non dovrai temere, con il passare
modo migliore. Anche questo è il nostro be- hanno bisogno abbiano i loro vestiti. Devi degli anni, di essere meno onorata nella ca-
ne comune: avere i figli migliori che sia pos- anche impegnarti perché il grano essiccato sa; e vedrai al contrario che quanto più in-
sibile, perché siano solidali con noi e soste- resti ben commestibile. Una sola delle tue vecchierai e diventerai per me una migliore
gni della nostra vecchiaia’ [...]. incombenze ti risulterà forse un po’ sgradi- compagna e per i figli una migliore custode
‘Che cosa credi’ rispose mia moglie ‘che ta, curare tutti i servi che si ammalano. [...] della casa, tanto più in casa sarai onorata’».
potrei fare per accrescere insieme con te i Ci sono poi altre occupazioni che ti sono
beni della casa?’. proprie, o moglie, e piacevoli: quando, GUIDAALLALETTURA
‘Per Zeus’ dissi io ‘cerca di fare al meglio prendendo presso di te una serva che non 1. Elenca le occupazioni che, secondo Senofonte,
quelle cose per cui gli dèi ti generarono na- conosce l’arte della tessitura, tu la rendi si addicono alla donna.
Quando è la moglie a volere il divorzio
Nel mondo greco la possibilità di divorziare era teoricamente uguale sia per l’uomo sia per la don-
na. Nella pratica le cose erano alquanto diverse. Mentre infatti l’uomo poteva sciogliere il matri-
monio in qualsiasi momento, senza fornire motivazioni, semplicemente ripudiando la moglie ed
estromettendola dalla casa coniugale, la donna non poteva agire autonomamente. Considerata
un’eterna minore, anche in questo caso aveva bisogno dell’intercessione del padre o di qualche al-
tro parente maschio (il tutore) per portare il suo caso all’esame del magistrato, che decideva in
merito alla richiesta. La moglie divorziata era costretta a rientrare nella casa del padre o del tuto-
re, in attesa di un nuovo marito o di una vecchiaia solitaria.
La richiesta di divorzio da parte della donna, inoltre, seppure consentita dalla legge, era biasima-
ta dal costume, persino quando esistevano motivi gravi come percosse e maltrattamenti.
Talvolta i mariti si opponevano con forza alla volontà della moglie. Famoso è il caso di Alcibiade,
un uomo politico di grande spicco nell’Atene del V sec. a.C., e della sua irreprensibile moglie Ip-
parete. È significativo il fatto che Plutarco, nel raccontare la vicenda, interpreti il comportamen-
to di Alcibiade come un modo, certo un po’ brutale, ma del tutto lecito, di conciliazione. È mol-
to probabile, comunque, che la violenta opposizione di Alcibiade fosse dovuta più che a ragioni
sentimentali, a valutazioni di carattere economico: Ipparete infatti aveva portato una ricchissima
dote e, col divorzio, Alcibiade sarebbe stato costretto a restituirgliela.
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Plutarco, Vita di Alcibiade, 8 dalla legge, sopraggiunse Alcibiade, l’af- deve presentarsi personalmente in tribuna-
ferrò per un braccio e la portò a casa, at- le, si direbbe miri a questo scopo: di dare
Ipparete fu una moglie ordinata e fedele al traversando la piazza del mercato senza al marito un’occasione, ove possa incon-
suo sposo; ma il marito le diede tanti di- che nessuno ardisse sbarrargli il passo e trarla e cercare di trattenerla.
spiaceri, coltivando relazioni amorose con strappargliela di mano. Quindi essa restò
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cortigiane forestiere ed ateniesi, che ab- con lui fino alla morte, sopraggiunta non 1. Le etère [®Unità 8,DOC15].
bandonò la sua casa e andò a stare col fra- molto tempo dopo, mentre Alcibiade era 2. Un’importante città dell’Asia Minore.
tello. Poiché Alcibiade non diede peso al- sul mare, in viaggio per Efeso .
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l’accaduto e continuò la sua vita di disso- Quest’atto di violenza, che Alcibiade eser- GUIDAALLALETTURA
lutezze, fu costretta a depositare presso citò sulla moglie, pare non sia stato assolu- 1. Come si comporta Alcibiade quando
sopraggiunto in tribunale vi trova la moglie
l’arconte la richiesta di separazione [...]. tamente illecito né inumano. La norma se- Ipparete?
Mentre stava espletando le pratiche volute condo cui la donna, per lasciare il marito, 2. Come è giudicato il gesto di Alcibiade?
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