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La vita quotidiana DOSSIER
degli dèi greci
e poleis greche, caratterizzate da una forte autonomia politica ed economica, erano spesso in In che modo i Greci
Lguerra tra loro per interessi contrastanti o per rivalità. Nonostante ciò erano consapevoli di far rappresentavano
parte di un’unica civiltà. Uno dei principali elementi di coesione per i Greci era sicuramente la reli- i loro dèi?
gione.Gli dèi dell’Olimpo,monte in cui si immaginava vivessero,erano rappresentati in maniera for-
temente antropomorfa,cioè avevano le sembianze e i caratteri dell’uomo e provavano i sentimenti,le
passioni tipiche dell’uomo.Nell’Odisseadi Omero è descritta la travolgente gelosia del dio Efesto per Come era vissuto
il tradimento della compagna Afrodite con Ares [®DOC9],mentre nell’Iliade,la passione amorosa di dai Greci il rapporto
Zeus per Era rivela quanto anche il dio fosse soggetto al desiderio,al pari degli uomini [®DOC10]. con gli dèi?
Gli dèi greci non vivevano in una dimensione separata e inaccessibile, bensì nello stesso universo
degli uomini: la familiarità con la loro presenza è testimoniata dal fatto che non esisteva una distin-
zione tra spazi sacri e spazi profani; le divinità non erano lontane, e la loro frequentazione caratte-
rizzava ogni momento e ogni luogo significativi della vita quotidiana [®DOC11].
La religione greca non si fondava su una verità rivelata, non aveva alcun profeta fondatore, né pos-
sedeva alcun libro sacro; non c’era, di conseguenza, bisogno di sacerdoti. La religiosità greca infat-
ti si esprimeva essenzialmente nell’osservanza dei culti e dei riti prescritti dalla tradizione.Tra que-
sti riti particolare rilievo aveva il sacrificio di animali, cui seguiva un banchetto al quale partecipa-
vano uomini e dèi insieme [®DOC12]. Nella religione greca, infine, l’aldilà non dispensava né pu-
nizioni né ricompense: gli dèi si disinteressavano del destino ultraterreno dell’uomo [®DOC13].
Dramma della gelosia
I Greci li chiamavano «beati», ma non erano né sereni né impassibili. Gli dèi condividevano in-
fatti con i comuni mortali la gioia, il dolore, l’ira, l’invidia, il desiderio, il riso e la gelosia. La sto-
ria del tradimento di Efesto da parte di Afrodite è un vero e proprio dramma della gelosia, con
tutti gli ingredienti del genere: l’amico che fa la spia, il marito geloso che finge di partire, gli aman-
ti sorpresi in flagrante.
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Omero, Odissea, VIII, 266-320 Non da cieco spiava Ares dalle redini d’oro,
e come vide Efesto, l’inclito artefice, andarsene,
Ed ecco tentando le corde intonò un bel cantare corse alla casa d’Efesto glorioso, bramando l’amore di Citerea 3
l’aedo: gli amori d’Ares e d’Afrodite bella corona, [bella corona.
quando la prima volta s’unirono nella casa d’Efesto 1 Lei, dalla casa del padre Cronide somma potenza,
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furtivi, e molti doni le diede e il letto disonorò tornata da poco, sedeva; egli entrò nella casa
del sire Efesto; ma a lui fece la spia e le prese la mano e disse parola, diceva:
il Sole, perché li vide abbracciati in amore. «Qui cara, andiamo al letto e stendiamoci.
E come Efesto udì la parola strazio del cuore, Non è più Efesto fra noi, ma forse a quest’ora
andò alla fucina, nel cuore profondo meditando vendetta, è già a Lemno, fra i Sintii dal rozzo linguaggio ».
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e sul sostegno pose la grande incudine e batteva catene Così disse, e a lei sembrò caro stendersi.
da non poter sciogliere o infrangere, perché restassero presi. E nella trappola entrati, si stesero; e intorno ricaddero
Poi com’ebbe finito la trappola, sdegnato contro Ares, le ingegnose catene dell’abilissimo Efesto:
andò nella stanza, dov’era il suo letto,
e ai sostegni del letto attaccò le catene in cerchio, da tutte le parti,
e molte anche dall’alto, dal soffitto, pendevano, 1. Dio del fuoco, lo zoppo Efesto era messo in relazione con ogni cosa dipenden-
te da esso, in primo luogo le arti del fabbro.
sottili come fili di ragno, e nessuno avrebbe potuto vederle, 2. Isola del Mar Egeo settentrionale.
neppure dei numi beati: con grande astuzia eran fatte. 3. Da Citera nel Mar Egeo, la prima isola nella quale Venere approdò dopo la sua
Quando tutta la trappola intorno al letto ebbe stesa, nascita dalla spuma marina.
finse d’andare a Lemno , rocca ben costruita, 4. Cronide era uno degli appellativi di Zeus, figlio di Crono.
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che gli è carissima sopra tutte le terre. 5. I Sintii erano i primi abitanti di Lemno.
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