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Unità 6
Unità 6
La Grecia delle poleis
La Grecia delle poleis
menti rappresentati da altri popoli che da tempo operavano lungo le principali rotte ma- GUIDAALLOSTUDIO
rittime. I Fenici di Cartagine [®4.5] riuscirono, con una dura resistenza, a contrastare l’e- 1. Le poleis dell’VIII sec. a.C. erano
spansione greca in Sicilia mantenendo le loro postazioni di Mozia, Solunto e Panormo, spopolate?
2. Chi ereditava la proprietà della
situate in una posizione strategica di accesso ai traffici tirrenici. Gli Etruschi arrestarono terra?
la penetrazione greca nel Tirreno all’altezza del Golfo di Napoli. 3. Chi finanziava le spedizioni dei
coloni?
4. Chi era l’ecìsta?
5. Come era divisa la terra nelle
colonie?
6. La moneta e gli opliti 6. Che tipo di rapporto c’era tra le
colonie e la madrepatria?
7. Quali erano i rapporti tra indigeni e
Due importanti fenomeni, verificatisi entrambi nel VII sec. a.C., contribuirono a raffor- coloni?
zare, in tutto il mondo greco, l’organizzazione della polis e a indebolire il potere degli ari-
stocratici: l’introduzione della moneta e della falange oplitica.
Funzioni della moneta Inizialmente la moneta non aveva le stesse funzioni che ebbe
in seguito e che ha oggi. Per noi è ovvio associare moneta e commercio, ma sappiamo che
le prime emissioni monetarie erano pezzi di grande valore, assolutamente inadatti agli
scambi commerciali di piccola e media entità. Sembra inoltre che esse – a parte casi par- † Statere di Caulonia in argento,
530-500 a.C.
ticolari – non circolassero molto al di fuori del territorio della polis emittente e della sua [Staatliches Münzkabinett, Berlino]
area d’influenza.
L’uso economico della moneta doveva quindi servire, in origine, a facilitare il paga-
mento – da parte delle autorità pubbliche – di grandi quantitativi di merci d’inte-
resse collettivo (carichi di cereali o di altri generi alimentari, metalli, armi); ad
agevolare la riscossione di tributi e di multe; a facilitare il pagamento dei lavori
pubblici e dei soldati mercenari. Solo nel V sec. a.C. furono coniate anche mo-
nete di piccolo valore (solitamente di rame) che assunsero un ruolo importan-
te negli scambi commerciali: non solo quelli di grande entità, ma anche le pic-
cole transazioni quotidiane. La moneta divenne allora uno strumento fonda-
mentale della vita economica e sociale.
In precedenza, i lingotti di metallo erano fabbricati per cura di individui ricchi, so-
litamente aristocratici, e portavano il loro sigillo. Ora questo privilegio fu abbattuto:
solo la polis intesa come comunità di cittadini aveva il potere di emettere moneta e di
garantirla con il proprio simbolo. La moneta divenne quindi un emblema della polis, una
specie di bandiera: coniare moneta con lo stemma della città significava proclamarne l’in- † Statere di Mileto in elettro
dipendenza politica. [recto e verso]
Nuova tattica militare L’altro fenomeno importante per il rafforzamento della polis fu
una nuova tattica militare: lo schieramento oplitico, detto così dallo scudo rotondo dei
soldati, l’òplon. Questa formazione (in greco phàlanx, «falange», letteralmente «trave, as-
se, bastone» e quindi «linea di battaglia») era il meglio che la tecnica militare dell’epoca
potesse esprimere. I fanti, dotati di corazza, elmo, scudo, lancia e spada corta combatte-
vano serrati, dando forma a una specie di muraglia umana che si avventava compatta e
impenetrabile sulle schiere nemiche. Fu una vera e propria rivoluzione, che segnò il pas-
saggio dal guerriero aristocratico al soldato della polis.
Nelle poleis di questo periodo, i guerrieri si armavano a proprie spese. L’armamento di
un oplita non era alla portata di tutti e potevano permetterselo solo cittadini dotati di so-
lide risorse economiche. Tuttavia, esso costava molto meno dell’equipaggiamento di un
cavaliere aristocratico. Nuovi individui potevano dunque accedere alla funzione militare
e con essa alla funzione politica, vale a dire alla cittadinanza. Il reclutamento coinvolse
nuovi ceti sociali, composti soprattutto di medi agricoltori e di commercianti e artigiani
benestanti, arricchitisi in conseguenza dei traffici ravvivati dalla colonizzazione. In quan-
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