Page 151 - Profili di Storia
P. 151

P1_Modulo03a.qxp  22-02-2010  8:31  Pagina 136





                                             Modulo 3
                                             Il mondo greco



                 ECONOMIA                    La civiltà del vino
                 E AMBIENTE


                      pesso si adopera l’espressione «civiltà  piccole giare, mentre quello destinato a un  re, cipolle, olive, frutta fresca e secca, dolci.
                 Sdel vino» per definire le abitudini ali-  consumo non immediato era conservato in  La carne di manzo era costosa e rara, e veniva
                 mentari della Grecia e di alcuni paesi che si  grandi giare e in anfore di terracotta, spalma-  mangiata soprattutto in occasione dei sacrifi-
                 affacciano sul Mediterraneo (l’Italia, la Spa-  te di pece all’interno per impermeabilizzarle.  ci. Più a buon mercato erano la carne di maia-
                 gna, la Francia meridionale, le regioni co-  Anche nell’antichità, esistevano varie qualità  le e di montone, e i volatili. Nelle città di mare
                 stiere del Nord Africa). L’alimentazione è un  di vino. C’erano i vini comuni, che costavano  si trovavano pesci di ogni tipo: la gente comu-
                 fatto culturale della massima importanza, e  poco e che si trovavano in ogni osteria, e i vini  ne consumava soprattutto sardine, ma non
                 queste definizioni servono appunto a sotto-  di lusso, prodotti in quantità limitate, che ve-  mancavano pesci prelibati come il tonno, op-
                 lineare gli aspetti che più di altri caratteriz-  nivano bevuti solo alle tavole dei ricchi.  pure i molluschi e i crostacei. Sia la carne sia il
                 zano le abitudini alimentari di un popolo.  I Greci stessi attribuivano al vino una gran-  pesce venivano conservati sotto sale o affumi-
                 Il vino degli antichi era molto diverso da  de importanza culturale. Culti e feste cele-  cati, ma il problema della conservazione dei
                 quello che noi conosciamo. Per i moderni, il  bravano periodicamente questo splendido  cibi era particolarmente arduo, e non permet-
                 vino deve essere consumato puro, e la prati-  dono del dio Dioniso, e le bevute di vino era-  teva di costituire riserve alimentari ingenti.
                 ca di diluirlo nell’acqua è considerata aber-  no l’elemento centrale del simposio, un’u-  Queste abitudini alimentari accomunavano,
                 rante. Per i Greci era vero il contrario: il vino  sanza che aveva nelle società greche un ruo-  con lievi differenze, tutto il mondo greco.
                 puro era considerato una sorta di veleno,  lo molto importante.
                 una droga pericolosa, che faceva uscire l’uo-  Oltre al vino, gli antichi Greci bevevano lat-
                 mo di senno. Esso aveva infatti una grada-  te (soprattutto di capra) e una miscela d’ac-
                 zione alcolica altissima, dovuta al fatto che la  qua e di miele, l’idromele.  simposio
                 vendemmia si svolgeva molto tardi. Mesco-  Tra i cibi, i più importanti erano i cereali, so-  Dal greco sympòsion, «bere insieme», banchetto
                 larlo con l’acqua era dunque indispensabile,  prattutto l’orzo e il grano. Già Omero chia-  cui prendevano parte individui di sesso maschile
                 e solitamente si univano tre o quattro parti  mava gli uomini «mangiatori di farina», e in-  appartenenti a un determinato gruppo sociale per
                 d’acqua a una di vino.               fatti la maza, farina d’orzo impastata in gallet-  rafforzare i loro legami di amicizia e uguaglianza.
                                                                                            Una volta versate le libagioni e cantato un inno, si
                 Inoltre, la tecnica della fermentazione nei tini  te, era il cibo più diffuso; costava meno del  passava a bere vino secondo una procedura
                 era poco sviluppata, e per conservare la be-  pane di frumento e veniva consumata quoti-  rigorosa. Gli ospiti oltre a conversare,
                 vanda i Greci la mescolavano anche a varie  dianamente. Come in tutti i paesi mediterra-  proponevano favole e indovinelli e intonavano
                 sostanze e aromi, come il timo, la menta, la  nei, la cucina greca impiegava ampiamente  canti e brani poetici. Il simposio era inoltre
                 cannella, il miele. Il vino destinato a un rapi-  l’olio d’oliva, che veniva usato per condire e  allietato dalla presenza di suonatrici di flauto e
                 do consumo era contenuto in otri di pelle e in  per friggere. La dieta era integrata da verdu-  danzatrici.



                    ® Dioniso e uomini
                            ubriachi,
                         490 a.C. ca.
                      [Museo Nazionale,
                             Taranto]
                       Su questo vaso il
                      cosìdetto pittore di
                      Göttingen raffigura
                   Dioniso, il dio della vite,
                     del vino e del delirio
                 mistico, che seduce degli
                     uomini mortali con la
                       potenza del vino.


















                 136
   146   147   148   149   150   151   152   153   154   155   156