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® Stele votive nel «tofet»
di Cartagine, VIII sec. a.C.
Il tofet era un santuario dal carattere
pubblico e comunitario: tra le sue
funzioni vi era quella di necropoli
infantile, destinata ad accogliere i
resti dei bambini precocemente
defunti.
SCIENZA L’alfabeto
E TECNICA
lfa e beta, le prime due lettere del fia lineare, molto più semplici di quelli tradi-
Asistema di scrittura greco, hanno zionali.
dato il nome all’alfabeto moderno, messo a Erano progressi enormi, che spiegano la rapi-
punto intorno al IX sec. a.C. dai Fenici. da adozione dell’alfabeto nel Vicino Oriente
Questi, a loro volta, non ne furono propria- e in tutto il Mediterraneo.
mente gli inventori, perché già nel XIV sec. Non è un caso che i diffusori della scrittura
a.C., a Ugarit in Siria, era stata in uso una alfabetica siano stati proprio i Fenici, un po-
scrittura di tipo alfabetico. polo di mare dedito ai traffici, che aveva bi-
Possiamo immaginare come probabilmente sogno di un sistema di registrazione e di co-
andarono le cose. Man mano che la scrittura municazione rapido e facile, alla portata di
diventava un mezzo sempre più necessario un maggior numero di persone.
alla vita economica e sociale, uno o più scri- I Greci adottarono l’alfabeto fenicio intor-
bi cominciarono a fissare tutti i suoni che no al 750 a.C. e lo plasmarono alle esigenze
riuscivano a distinguere, e stilarono degli della loro lingua aggiungendovi le vocali,
elenchi che partivano appunto dai suoni – o, che nelle lingue semitiche erano invece con-
più precisamente, dai fonèmi – iniziali di globate nelle consonanti. Per trascrivere le
ciascuna parola. Si registrò – per fare un vocali, essi si servirono di alcuni segni prele-
esempio in lingua italiana – che la parola ca- vati dalla scrittura di un’altra lingua semiti-
sa iniziava per c, come cane e madre per m, ca, l’aramaico. Quei segni, che rappresenta-
come mare, e così via. vano consonanti ignote alla lingua greca, fu-
Anche la scrittura cuneiforme aveva un ca- rono utilizzati per indicare le vocali del gre-
rattere, almeno in parte, fonetico [®2.4], co: nacquero così A (alfa), E (epsilon), O
ma i suoi segni esprimevano sillabe e non let- (omicron), Y (ipsilon). La I (iota) fu invece
tere: essa aveva quindi bisogno di un grande una vera innovazione.
numero di segni. L’alfabeto fenicio, invece, Prima dell’alfabeto, la scrittura era stata uno
con soli ventidue segni permise di scrivere strumento usato da specialisti. Lo scriba era
tutto lo scrivibile. Ventidue segni contro le un tecnico, esattamente come lo era un arti-
varie centinaia della scrittura egiziana e di giano del bronzo. Con la sua semplicità l’al-
quella cuneiforme. L’alfabeto fenicio si π Stele con iscrizione fenicia, II sec. a.C. fabeto rappresentò, invece, una democra-
esprimeva inoltre attraverso segni dalla gra- [Museo di Cartagine, Cartagine] tizzazione della scrittura.
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