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Storie ebraiche DOSSIER
e tradizioni relative alle origini di Israele furono raccolte in alcuni libri dell’Antico Testamento. Come gli Ebrei
LMa i racconti biblici sono solitamente elaborazioni posteriori, spesso molto posteriori, agli rappresentavano
eventi narrati, e sono dunque basati su dati incerti e indiretti. Questa distanza cronologica, accanto il proprio passato?
all’intento dimostrativo su cui sono modellate le narrazioni, rende piuttosto scarsa la loro attendibi-
lità storica. Il loro valore è dunque di carattere culturale: esse sono l’espressione del modo in cui gli
Ebrei rappresentavano il loro passato e fondavano il rapporto con il loro Dio e con la loro terra. Come erano visti
Ad esempio, la tradizione secondo cui Dio scelse Abramo per stabilire con lui e la sua discenden- dalle popolazioni
za un’alleanza eterna [®DOC1] aveva un intento preciso:presentare come un evento unitario la mi- della Palestina?
grazione nel territorio palestinese delle tribù d’Israele, già riunite sotto la guida dei patriarchi, e fis-
sare un tempo storico ben preciso per la formulazione del patto tra Dio e il suo popolo, che legitti-
mava il possesso della «Terra promessa» da parte degli Ebrei.
Anche le vicende della permanenza degli Ebrei in Egitto e del loro successivo «esodo» verso la «ter-
ra promessa» costituivano soprattutto il preludio di un evento fondamentale per la storia d’Israele: il
nuovo patto tra Dio e il suo popolo e l’emanazione delle leggi divine per il governo della comunità
[®DOC2]. Attraverso questo impegno, stabilito una volta per tutte ancor prima dell’insediamento
nella «Terra promessa», Israele si rappresentava come un popolo già perfettamente definito fin dal
principio dalla fede monoteista e da precise regole religiose, morali e giuridiche.
Mentre gli ebrei si rappresentavano come un gruppo etnicamente, socialmente e culturalmente de-
finito fin dalle più lontane origini,ben diverso era il modo in cui «gli altri» vedevano gli Ebrei.Gli «al-
tri» erano i sedentari: i contadini e gli abitanti delle città della Siria e della Palestina, che subivano la
pressione, spesso minacciosa, di gruppi di nomadi che i documenti di quel periodo chiamano con
il termine accadico di Habiru. Si è supposto che il nome Ebrei, la cui origine è a tutt’oggi incerta,
possa derivare da Habiru. Quindi nella percezione delle popolazioni cananee del II millennio a.C.
le tribù d’Israele sarebbero confuse con quelle aggregazioni indistinte di nomadi, vagabondi, ban-
diti che minacciavano costantemente la sicurezza di città e campagne [®DOC3]. † La valle di Izreel in Palestina
La penetrazione delle tribù d’Israele in Palestina, nella realtà storica, fu un fenomeno lento e tutt’al- La Palestina è una terra dai paesaggi
molto vari. Zone molto verdi, come
tro che lineare. Laddove il contesto non era ostile, soprattutto nelle aree meno abitate delle campa- la valle di Izreel, nella parte
gne e negli spazi aperti, l’insediamento dei nuovi venuti si verificò verosimilmente attraverso la fu- settentrionale del paese, si alternano
sione con le popolazioni preesistenti. Inevitabilmente traumatico e violento fu invece l’impatto con a scenari aridi. Tuttavia nell’antichità
le zone più densamente abitate, con i fiorenti centri urbani cananei e filistei: qui lo scontro diveniva questi territori erano interamente
ricoperti di boschi, e costituivano un
inevitabile. Sono soprattutto questi scontri a caratterizzare, nel racconto biblico, l’occupazione del- luogo ideale per l’insediamento di
la «Terra promessa» [®DOC4]. popolazioni ex nomadi, come il
popolo ebraico.
L’alleanza
Nella tradizione degli Ebrei si conservava la memoria dei luoghi di provenienza
delle tribù e delle vicende che le avevano condotte in Palestina. Secondo questa
tradizione, il nucleo del popolo ebraico, rappresentato dal patriarca Abramo e
dalla sua famiglia, sarebbe partito dalla città di Ur, in Mesopotamia meridiona-
le, risalendo il corso dell’Eufrate, per piegare infine verso la Palestina. Dio
avrebbe scelto in seguito Abramo per stabilire con lui e con la sua discendenza
un’alleanza eterna, che comprendeva il dono della terra di Canaan.
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Genesi, 12, 1-6; 17, 1-8 e dalla casa di tuo padre, renderò grande il tuo nome
verso il paese che io ti indicherò. e diventerai una benedizione.
Il Signore disse ad Abramo: Farò di te un grande popolo Benedirò coloro che ti benediranno
«Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e ti benedirò, e coloro che ti malediranno maledirò
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