Page 110 - Profili di Storia
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                                                                                    L’area siro-palestinese


                     e indiscutibile dei suoi comandamenti, rivendicare agli Ebrei la qualifica di «popolo elet-
                     to» perché scelto da Dio, sancire il carattere della Palestina come «Terra promessa» alle
                     genti d’Israele.
                     Da questo elenco di problemi lo storico può trarre un’indicazione di massima. Come tan-
                     ti grandi documenti storici complessi dell’antichità (e nessuno lo è più di questo), la Bib-  GUIDAALLOSTUDIO
                     bia va studiata criticamente, distinguendo le varie fasi della composizione e individuan-  1. Sottolinea sul testo le differenze
                                                                                                         tra racconto biblico e ricostruzione
                     do, soprattutto per i racconti che si riferiscono a periodi più antichi, nuclei che rifletto-  storica.
                     no una realtà storica. La storia d’Israele deve essere inoltre ricostruita con l’aiuto di tut-  2. La Bibbia è utile agli storici
                                                                                                         moderni?
                     te le fonti di cui disponiamo, a cominciare dai testi conservati nelle tradizioni di altri po-  3. I Cristiani riconoscono solo il
                     poli (per esempio gli Egizi) e dalle fonti archeologiche.                           Nuovo Testamento?




                     4. Formazione del popolo fenicio

                     La storia del Mediterraneo tra la fine del II millennio e gli inizi del I a.C. è caratterizzata
                     – come abbiamo visto per i Filistei [®4.1] – dall’apparizione di nuovi popoli. Si tratta di
                     genti immigrate dall’esterno, oppure di comunità insediate da tempo in una determina-
                     ta regione, che assumono, a un certo momento, dopo una lunga e per noi oscu-
                     ra evoluzione storica, una cultura e una lingua particolari, che ci consento-
                     no appunto di distinguerle come un «popolo» diverso dagli altri e dota-
                     to di caratteristiche specifiche. È questo il caso dei Fenici.
                      Il popolo della porpora Per pochi altri popoli come per questo il
                     nome dice quasi tutto. Non sappiamo come esattamente i Fenici
                     chiamassero se stessi. Il termine che noi usiamo deriva dal greco
                     Phòinikes ed è connesso con phòinix, «rosso porpora». I Fenici
                     erano dunque, per i Greci, il popolo che si qualificava per la pro-
                     duzione e il commercio delle stoffe di lana e di lino color rosso
                     porpora.
                     La porpora si ottiene dalla macerazione del mùrice, un mollusco
                     diffuso nelle acque del Mediterraneo. Raggiungiamo così un’altra
                     caratteristica tipica della cultura fenicia: il rapporto strettissimo con
                     il mare. Per gli altri popoli antichi «fenicio» fu sempre sinonimo di
                     marinaio, di pirata, di mercante.
                     La cultura fenicia comincia a rivelarsi storicamente intorno al 1200 a.C.
                     lungo la costa della Siria e della Palestina. Lo sconvolgimento provocato dal-
                     l’invasione dei Popoli del Mare [®2.9] coinvolse anche quest’area: mentre i Fi-
                     listei occupavano le città cananee dislocate lungo le coste della Palestina, più a nord la  π Moneta con nave da guerra
                     penetrazione degli Ebrei e di altre confederazioni di tribù nomadi nell’entroterra isolò le  fenicia, 340 a.C.
                                                                                                        [da Biblo, Museo Nazionale, Beirut]
                     città cananee che sorgevano lungo la costa corrispondente all’odierno Libano. A partire  L’abilità marinara dei Fenici era
                     da questo momento esse si proiettarono sempre più decisamente verso il mare, pratica-  ampiamente nota presso i popoli a
                     rono intensamente le rotte occidentali e diedero vita a una cultura autonoma.      loro contemporanei e suscitò
                                                                                                        sempre grande ammirazione e forte
                     La terra dei Fenici si estende lungo la costa siro-palestinese, dalla città di Arado a nord a  invidia. La padronanza dei mezzi di
                     quella di Acco a sud. Essa corrisponde pertanto grosso modo all’odierno Libano. All’in-  navigazione e la profonda
                                                                                                        conoscenza dei mari e degli
                     terno, essa è circoscritta dalla catena montuosa del Libano, che dista dal mare dai 10 ai  elementi atmosferici, unite al
                     50 km. In alcune zone i monti si spingono però fino al mare, e prendono forma di impo-  desiderio di acquisire sempre nuove
                                                                                                        fonti di approvvigionamento di
                     nenti promontori che interrompono la continuità territoriale. Le città sorgono prevalen-  materie prime e nuovi «mercati» in
                     temente su questi promontori e sono dotate di due porti, uno a sud, l’altro a nord, usati  cui poter smerciare manufatti
                                                                                                        prodotti in madrepatria, procurarono
                     in rapporto ai venti e alle stagioni. Alcuni centri (per esempio Arado e Tiro) sorgono su  a questo popolo la fama di crudeli
                     isole antistanti la costa.                                                         pirati, di astuti mercanti e intrepidi
                                                                                                        navigatori.

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