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Modulo 2
Il Vicino Oriente
na si fosse sentita umiliata dalle altre. Al
® Ricostruzione del Tempio
di Yahweh culto di Yahweh si affiancava, nella capi-
[disegno di S. Smith]
tale e in tutto il paese, la devozione per le
altre divinità tradizionali.
Secondo la Bibbia, che
raccoglie la tradizione A David successe il figlio Salomone (960-
ebraica, il Tempio di Yahweh
sarebbe stato concepito da 920 a.C.), che proseguì nell’opera di consoli-
re David ed edificato dal damento della monarchia e acquisì grande fama
figlio Salomone. come re sapiente, autore di proverbi e di poemi.
Gerusalemme si arricchì di edifici monumentali,
primo fra tutti il celebre Tempio, destinato a diven-
tare il santuario «nazionale» del popolo ebraico.
La crisi del regno Ma alla morte di Salomone l’impal-
catura del nuovo regno si sfaldò e la Palestina si divise in
un grande numero di comunità, tribù, città indipendenti. Il
regno degli Ebrei si spaccò in due: regno di Israele a nord,
con capitale Samaria, e regno di Giuda a sud, con capitale Ge-
rusalemme. Questa frammentazione si protrasse per circa due
secoli: la Palestina si presentava dunque debole e divisa quando
sul suo territorio si affacciarono le armate dell’impero assiro
[®2.10], nuova potenza egemone sullo scenario del Vicino Oriente.
Distrutto una prima volta nel 586
a.C. dal re babilonese Dall’oppressione assira all’esilio babilonese Di fronte alla minac-
Nabucodonosor, fu ricostruito grazie ciosa pressione assira, le città palestinesi non riuscirono a ritrovare l’u-
alle concessioni del persiano Ciro il
Grande nel 538. Si tratta del nità: anzi, in alcuni casi intensificarono le loro lotte reciproche cercando
cosiddetto Secondo Tempio. sostegno nel nemico. Il risultato era prevedibile: nel 711 a.C. quasi tutta la Palesti-
All’epoca di Gesù esso era stato
completamente rifatto da Erode il na si ritrovò sotto il dominio assiro. Il regno di Israele si dissolse con la caduta della capita-
Grande, che aveva iniziato i lavori di le Samaria nel 722 a.C.; gran parte dei suoi abitanti (soprattutto delle città) furono depor-
restauro e ampliamento nel 20-19
a.C. e aveva terminato nel giro di un tati e sostituiti da genti provenienti da altre regioni dell’impero. Ai danni della guerra si ag-
anno e mezzo il Tempio vero e giunse una dura oppressione fiscale, che impoverì il paese.
proprio, rispettando il tradizionale
disegno salomonico; ma i lavori sulle Maggiore resistenza all’aggressione assira fu opposta dal regno di Giuda: esso fu invaso
parti restanti terminarono solo nel nel 701 a.C. ma Gerusalemme riuscì a resistere. Per dare compattezza al popolo e forti
64 d.C., pochi anni prima della sua
definitiva distruzione da parte motivazioni a una resistenza che aveva toni disperati, i sovrani rafforzarono il culto del
dell’esercito del generale romano dio «nazionale» Yahweh fino a renderlo l’unico praticato in tutto il regno.
Tito. L’edificio originario (di cui la
figura mostra una ricostruzione) era Il regno di Giuda fu costretto a diventare vassallo degli Assiri, ma questi eventi gettaro-
di dimensioni modeste. Al suo no basi di enorme importanza per tutta l’umanità. Per la prima volta nella storia, s’impo-
interno, isolato da una spessa
cortina, si trovava il «Santo dei se infatti l’idea di un regno che venerava un unico dio in un unico tempio. Era nata la pri-
Santi», un locale cubico di nove ma religione monoteista del mondo.
metri di lato, spoglio e senza
finestre, dove solo il sommo Questo sistema monoteistico si rafforzò progressivamente: la figura di Yahweh perse i
sacerdote, vestito di un semplice suoi originari connotati antropomorfici e naturalistici (tipici di molte religioni orientali)
abito di lino bianco, poteva
penetrare un giorno all’anno per e assunse un carattere sempre più astratto; questo dio si manifestava in comportamenti
sacrificare un animale per umani – gioia, ira, ricompensa, punizione, vendetta, gelosia – ma era immaginato come
l’espiazione della colpa del popolo.
All’esterno, invece, c’erano una un’entità che trascendeva completamente la realtà di questo mondo e non era raffigura-
enorme vasca di bronzo usata per la bile né con sembianze umane, né con sembianze animali, né come un fenomeno natura-
purificazione rituale e un altare su
cui venivano bruciate le offerte. le (tempesta, tuono, ecc.).
Dopo il crollo dell’impero assiro [®2.10], l’iniziativa militare in Palestina fu assunta dai
sovrani caldei di Babilonia, con non minore determinazione e durezza degli Assiri. Il re
babilonese Nabucodonosor II (604-562 a.C.) riuscì – era l’anno 587 – nell’impresa di
espugnare Gerusalemme: parte della popolazione fu deportata a Babilonia. Aveva così
inizio quello che nella memoria degli Ebrei rimase come l’esilio babilonese.
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