Page 98 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Questo processo e altri riguardanti i famigli di Jaén,
Montoro, Moron de la Frontera, Siviglia, celebrati tutti
intorno agli anni ottanta del secolo XVI, dimostrano
l’importanza dei privilegi economici e sociali dei famigli:
costoro non pagano affitto, sono esonerati dall’alloggiare con
le truppe in tempo di guerra, dal partecipare alle parate
(alarde), dal contributo per l’equipaggiamento
dell’Invencible Armada, ecc. Contemporaneamente questi
processi ci rivelano che la famigliatura è diventata quasi
monopolio dei notabili o dei ricchi e che suscita vivaci
rimostranze fra la popolazione cittadina, perché i privilegi
degli uni aggravano l’umile condizione degli altri.
Questi privilegi tuttavia non erano l’unica ragione
dell’interesse che i caballeros potevano avere per la
famigliatura, poiché essi ne godevano comunque.
Ma la famigliatura aveva anche il grande vantaggio di
facilitare il porto d’armi e soprattutto di concedere un
privilegio di giurisdizione che poteva rivelarsi prezioso. E,
ciò che è più importante, la concessione della famigliatura
era preceduta da una inchiesta genealogica e la purezza
delle origini dei famigli era così esplicitamente verificata.
La cosa più semplice è produrre il testo di un atto di
famigliatura. Ecco quello redatto in favore di Bartolomé de
Ortega Cabrio, uno dei personaggi più influenti di Ubeda:
«Noi, inquisitori apostolici delle città e dei vescovati di
Cordova e Jaén [...] consideriamo dopo inchiesta che voi, don
Bartolomé Ortega Cabrio, abitante a Ubeda, siete degno di
fiducia, per essere assunto al servizio del Santo Uffizio
dell’Inquisizione.
«Per questo vi nominiamo e designamo famiglio del Santo
Uffizio, poiché è nostra volontà che voi siate uno dei famigli
del “numero” dell’inquisizione della città di Ubeda ed
esortiamo le magistrature ecclesiastiche e civili di questa
città e ingiungiamo loro, così come alle magistrature di tutte
le altre città, di considerare che voi siete famiglio e che
godete di tutti i privilegi di cui devono e possono godere i