Page 96 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Edilizia (cavapietre, falegnami, muratori) 5
Fornai (panettieri) 5
Industrie dello sparto e del vimine 2
Lavori agricoli (torchiatori, orticoltori, braccianti) 6
Mulattiere 1
Sacrestano 1
Totale 68
Il gruppo dei famigli non annovera quindi alcun caballero
né alcun rappresentante della borghesia urbana dei
commercianti e degli uomini di legge. L’omogeneità di
questo gruppo è veramente impressionante ; dobbiamo
concludere che in una prima fase i famigli sono stati
reclutati fra il popolo minuto dai «sentimenti» antisemiti ? Si
è tentati di crederlo.
Tanto più che Cordova non è un’eccezione: nel 1544, a
Baeza, nemmeno un caballero fra i venti famigli, nessun
caballero a Ubeda dove le poche indicazioni dei mestieri
possedute confermano il quadro cordovano (pittore,
muratore, calzolaio, cardatore, bracciante, ecc.)
Nel 1580, cioè quando è subentrata una nuova
generazione, la sociologia dei famigli è molto diversa. Su
quaranta famigli ecco già otto caballeros il cui nome è
preceduto dal titolo don, e quattro di essi sono
«ventiquattro» di Cordova . È anche possibile che altri
10
famigli di cui non conosciamo il mestiere siano degli
hidalgos: così Bartolomé Ximenez di la Pastora, Diego de
Esquibel, Juan Ximenez di Escobar, Lorenzo de Almagro,
Hernando Alonso di Arriaga, Gonzalo Parrillo di Cordova,
ecc., inoltre un altro famiglio, che non è caballero, Martin