Page 64 - Storia dell'inquisizione spagnola
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poco a poco l’ha separata dal popolo. Ma portata a termine
con successo la copertura geografica, tenuto conto dei mezzi
impiegati, il Santo Uffizio è rimasto a controllare tutte le
categorie sociali?
Un controllo sociale senza limiti?
Era volontà del Santo Uffìzio che nessuna categoria sociale
sfuggisse al suo controllo e sembra che fosse riuscito
pienamente in questa impresa, ma è solo un’impressione,
non ancora confermata dall’analisi statistica. Solo
l’elaborazione al calcolatore del complesso delle relazioni di
causa avviato da Gustav Henningsen e Jaime Contreras
permetterà di rispondere in maniera definitiva a questo
quesito. Si osserverà d’altra parte che, grazie ai suoi
«famigli» distribuiti in tutto il corpo sociale, l’Inquisizione
poteva pretendere di controllare tutta la società. Ma la
distribuzione dei famigli era davvero funzionale quanto
sarebbe stato necessario? Ne dubitiamo, e il capitolo
seguente fornirà interessanti precisazioni a questo
proposito.
Per ora presentiamo solamente i risultati di alcuni
sondaggi che concernono i tribunali di Llerena, cioè
l’Estremadura, e Logroño, cioè la Castiglia settentrionale e
le province basche, alla fine del secolo XVI; infine Toledo,
ossia la Nuova Castiglia, per un periodo molto lungo, 1546-
1700. In quest’ultimo caso, bisogna notare che il sondaggio
per il periodo 1546-1560, che corrisponde alla maggiore
intensità delle visite inquisitoriali, riguarda soprattutto la
situazione dei piccoli centri e delle campagne, che il periodo
1560-1630 vede equilibrarsi la rappresentazione delle città e
delle campagne, e che il periodo 1630-1700 si distingue per
il concentrarsi della repressione a Madrid e per l’alta
proporzione di giudeizzanti di origine portoghese
(commercianti, finanzieri ecc.).
Questi sondaggi non possono aver la pretesa di dare