Page 61 - Storia dell'inquisizione spagnola
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certi  periodi  due  contemporaneamente  permettono  agli

               inquisitori di percorrere  tutta  la  regione.  Dal  1550  al  1559
               sono  sufficienti  undici  visite,  effettuate  secondo  un  piano
               sistematico, per tutto il distretto di Toledo: ogni inquisitore
               riparte  dal  luogo  in  cui  si  è  fermato  il  suo  collega  l’anno
               precedente.
                  In  ogni  regione  l’inquisitore  si  ferma  a  lungo  in  modo  da
               visitare tutte le località di una certa importanza e da rendere

               efficace la sua azione.
                  Jean-Pierre  Dedieu  calcola  che  fra  il  1550  e  il  1560  un
               inquisitore passi in visita almeno un terzo del suo tempo di
               «esercizio  inquisitoriale»  e  che  i  quattro  quinti  delle
               sentenze  siano  emessi  durante  la  visita.  Questa  sembra
               dunque  essere  l’elemento  principale  del  funzionamento

               dell’Inquisizione e dei suoi rappresentanti nei primi due terzi
               del Cinquecento.
                  L’inquisitore è presente, realmente presente ovunque; lo si
               vede  agire,  esercitare  i  suoi  poteri;  agli  occhi  della  gente
               l’Inquisizione diventa una realtà concreta. Essa impressiona
               ancora  di  più  perché  non  esita  ad  attaccare  i  notabili.  Dal
               1525  al  1560  il  tribunale  di  Toledo  inizia  una  caccia

               sistematica agli inhabiles, convocati durante le visite. Così la
               visita si rivela il migliore strumento di propaganda del Santo
               Uffizio:  un  po’  come  l’autodafé,  è  accompagnata  da  una
               solennità  e  da  una  pompa  destinate  a  impressionare  il
               popolino  che  vede  tutti  i  notabili  conformarsi  agli  ordini
               dell’inquisitore.

                  Tuttavia,  verso  il  1560,  assistiamo  a  un  nuovo
               cambiamento.              Le       istruzioni        emanate           dall’inquisitore
               generale  Valdés  nel  1561  tolgono  ogni  autonomia
               all’inquisitore in visita: egli può giudicare solo le cause meno
               importanti. La procedura ha la meglio sull’azione immediata
               ed esemplare che consiste nel giudicare sul posto.
                  D’altra  parte  questi  spostamenti  costano  cari,  può

               accadere che una  visita  sia  «deficitaria»  fruttando  meno  di
               quanto  è  stato  speso.  I  viaggi  sono  spossanti  per  la  salute
               degli  inquisitori.  In  una  lettera  alla  Suprema  datata  23
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