Page 63 - Storia dell'inquisizione spagnola
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affidate all’inquisitore di un altro tribunale, che utilizzava un

               questionario,  sempre  uguale,  con  quarantanove  quesiti .  Il
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               quesito n. 29 concerneva la visita del distretto sottomesso al
               tribunale. Si apprende così nel 1589 che l’adelantamianto di
               Cazorla, nel distretto di Cordova non è più stato visitato da
               almeno  vent’anni.  Nel  1628  l’ispezione  del  tribunale  di
               Siviglia rivela che dal 1619 nessuna visita è stata effettuata,
               col pretesto che c’era troppo lavoro in sede. L’esempio più

               clamoroso  ci  è  dato  dal  distretto  di  Barcellona,  dove  una
               lettera  degli  inquisitori  alla  Suprema,  dell’agosto  1576,
               rivela  che  la  valle  di  Aran,  nei  Pirenei,  non  è  mai  stata
               visitata .
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                  Durante  il  primo  trentennio  del  secolo  XVII,  la  visita  ha
               ancora  un  certo  peso,  dopo  di  che  scomparirà  salvo  rare

               eccezioni.
                  Con i commissari e i famigli, il Santo Uffizio dispone ormai
               di  una  rete  di  agenti  locali  che  supplisce  alla  visita.  I
               commissari             sono        degli       ecclesiastici,          rappresentanti
               dell’Inquisizione nel paese; hanno poteri limitati, ma il loro
               compito  è  importante:  leggono  o  fanno  leggere  l’editto  di
               fede,  raccolgono  le  denunce,  procedono  agli  arresti  su

               ordine  del  tribunale  e  a  sua  richiesta  conducono  delle
               istruttorie.
                  Alla fine del secolo XVI, l’attività del Santo Uffizio diventa
               più  burocratica.  I  sondaggi  effettuati  a  Logroño,  Cuenca,
               Llerena  e  Granada  permettono  di  considerare  il  caso  di
               Toledo rappresentativo di questa evoluzione.

                  L’attività  del  Santo  Uffizio  diventa  sedentaria:  non  si  va
               più  a  cercare  il  reo,  lo  si  aspetta.  Il  grande  corpo
               dell’Inquisizione  sembra  colpito  dalla  paralisi,  sembra
               sclerotizzarsi  annunciando  già  il  XVIII  secolo  in  cui
               l’istituzione vede ridotta la propria attività.
                  In  pochi  decenni  l’Inquisizione  ha  sistemato  una  rete  di
               distretti omogenei, di notevole modernità; senza tener conto

               dei vecchi confini politici o ecclesiastici, ha rafforzato la sua
               coesione,  mirando  a  una  maggiore  efficienza.  È  anche
               passata  da  un’attività  itinerante  a  una  sedentarietà  che  a
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