Page 43 - Storia dell'inquisizione spagnola
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II
L’INQUISIZIONE O LA POLITICA DELLA
PRESENZA
L’istituzione del tribunale
Quasi tutti conoscono le origini del Santo Uffizio; ci
limiteremo quindi a un breve riepilogo.
I Re Cattolici avevano ereditato fra il 1474 e il 1479 due
regni che attraversavano gravi difficoltà. Per consolidare il
loro potere bisognava contemporaneamente mettere al passo
una nobiltà turbolenta che si era affermata grazie alle
guerre civili, risanare le finanze, creare istituzioni di
controllo politico e sociale e assicurare l’unità religiosa della
Spagna.
Tre confessioni religiose convivevano allora in Spagna: i
cristiani, i musulmani, gli ebrei. Convivenza molto antica,
spesso difficile, ma a volte fruttuosa e pacifica. I cristiani
che, nel 1492, portano a termine la Reconquista con
l’occupazione di Granada sono ormai i più forti e
pretenderanno di imporre la loro legge. Per il momento i
musulmani beneficiano di un rinvio, mentre gli avvenimenti
precipitano a spese degli ebrei.
Da tempo immemorabile, si sa, gli ebrei hanno subito vari
soprusi ed esiste in Spagna, come in tutto l’occidente, un
antisemitismo latente. Secondo l’opinione popolare e dei
suoi persuasori occulti, i monaci, gli ebrei hanno troppo
successo, sono troppo ricchi, hanno fatto fortuna troppo
presto. Per di più i talenti che essi hanno rivelato nella
pratica delle finanze pubbliche, della medicina e delle
lettere, ne hanno fatto i consiglieri molto ascoltati delle corti
e dell’aristocrazia. Non occorre altro per suscitare la gelosia
e provocare l’odio. Così, con l’aiuto del fanatismo religioso,