Page 366 - Storia dell'inquisizione spagnola
P. 366

Poiché  si  tratta  di  funzioni  da  esercitare  nel  regno  di

               Aragona, è significativo che il re si rivolga ai membri di una
               istituzione comune ai diversi regni, posta direttamente sotto
               la sua autorità.
                  Nel  corso  del  Settecento,  tuttavia,  la  situazione  cambia.
               Dal  regno  di  Filippo  V,  l’Inquisizione  non  sembra  più
               rispondere  in  modo  così  perfetto  alle  necessità  della
               monarchia,  come  dimostra  l’affare  Macanaz.  Il  conflitto

               scoppierà  un  po’  più  tardi  fra  una  nuova  generazione  di
               funzionari  e  un  Santo  Uffizio  la  cui  esistenza  non  ha  più
               giustificazioni evidenti.





                            Gli illuministi contro l’Inquisizione

                  Come dimostra alla metà del Settecento il caso dell’Indice
               (1747), l’Inquisizione non aveva mai cessato di considerarsi
               impegnata al servizio della monarchia e aveva assunto, a più
               riprese dall’inizio del secolo XVI, delle posizioni nettamente

               regaliste.  Nessuna  meraviglia  per  questo  perché  gli
               inquisitori  erano  spesso  uomini  che  facevano  carriera
               nell’apparato  statale,  i  cui  interessi  e  la  cui  sorte  potevano
               apparire legati a quelli dello Stato.
                  Ma  alla  metà  del  Settecento  una  nuova  generazione  di
               letterati,  essi  stessi  profondamente  imbevuti  dei  principi
               regalisti,  raggiunge  l’età  del  potere.  A  quest’epoca  la

               carriera ecclesiastica tende a differenziarsi più rapidamente
               e più nettamente da quella civile, mentre ancora nel secolo
               precedente,  come  ha  sottolineato  la  tesi  di  Jean-Marc
               Pelorson, molti giovani esitavano fino all’ultimo fra la Chiesa
               e lo Stato laico. Mentre ancora nel ’600 la maggior parte dei
               letrados erano ecclesiastici, una laicizzazione delle lettere e

               delle  carriere  amministrative  e  politiche  si  determina
               incontestabilmente. L’introduzione in Spagna, dall’inizio del
               regno di Filippo  V,  del  modello  amministrativo  francese  ha
               certamente  influito  in  questa  evoluzione  perché  in  Francia
               gli  ecclesiastici  non  avevano  mai  avuto  una  parte
   361   362   363   364   365   366   367   368   369   370   371