Page 352 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Confessa di aver conosciuto carnalmente la
giumenta con emissione del seme nel suo corpo. Ha
ricominciato subito dopo, «ingannato dal demonio».
Condannato a morte.
– Miguel Bueno, abitante a Burjaces, ha più di 25
anni. Tre testimoni. Ha commesso l’atto di bestialità
con una giumenta. Confessa l’atto con emissione del
seme. Sorpreso dai tre testimoni in flagrante
delitto. Condannato a morte.
– Vicente Caxo, pastore di San Martín, 16 anni. Atto
di bestialità con una giumenta. Confessa, ma senza
emissione. Ammonito, duecento vergate in pubblico
e bando.
– Antonio Prat, francese, più di 20 anni. (Vedi questo
caso, più volte ricordato nel testo). Condannato a
sei anni di galera.
– Juan de Arbica, contadino, abitante a La Perdiguera,
30 anni. Un testimone di quattordici anni con cui ha
commesso due volte il peccato di sodomia. Confessa
di averlo tentato, «ingannato dal demonio», ma
senza consumarlo. Sotto tortura confessa di aver
commesso lo stesso peccato con tre o quattro asine
e con un altro ragazzo. Sei anni di galera.
– Juan del Pozo, contadino, abitante a Monzon, 18
anni. Tre testimoni. Atto bestiale con una scrofa.
Confessa ma non ha consumato l’atto per l’arrivo
dei testimoni. Fustigazione e cinque anni di galera.
– Juan de Viela, pastore, originario del Béarn, 16 anni.
Due testimoni. Atto bestiale con un’asina. Sotto
minaccia di tortura confessa l’atto consumato.
Cento frustate e tre anni di galera.
– Anton Lap, pastore, abitante a Bujaraloz, 38 anni.
Un testimone l’accusa di tentativo di sodomia, sulla
sua persona, con emissione del seme che il
testimone avrebbe ricevuto se non si fosse difeso.
Cento colpi di frusta e quattro anni di galera.
– Pedro Sanchez, soldato, abitante a Plasencia, 40