Page 192 - Storia dell'inquisizione spagnola
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e insegna la Santa Chiesa Cattolica Romana (...)
«Dichiariamo che la suddetta Ana de Abella colpevole di
aver perpetrato i citati delitti è eretica, apostata, illuminata,
ingannatrice, simulatrice di santità, sacrilega, scomunicata,
dissimulatrice provata nelle confessioni e nelle risposte agli
interrogatori, falsa e simulatrice penitente, ed è incorsa
quindi nella scomunica maggiore e nella confisca dei suoi
beni dal giorno in cui ha commesso questi delitti.
«I suoi beni siano assegnati al Consiglio di sua Maestà e al
suo esecutore in suo nome, ed essa sia affidata al braccio
secolare perché venga condannata [...] affinché il braccio
secolare proceda all’esecuzione con tutto il rigore del diritto,
nella sua persona e nei suoi beni così che questo serva di
castigo per lei e di esempio per gli altri [...]. Perciò
chiediamo che questa imputata sia sottoposta alla tortura,
affinché confessi interamente la verità su di sé e sui suoi
complici. E che la tortura non si interrompa fino alla sua
confessione ».
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Si direbbe che l’Inquisizione in un secolo non abbia affatto
temperato i suoi ardori repressivi.
Contro Ana de Abella, l’eretica illuminata, il fiscale
richiede la pena di morte. Al termine del processo, la
sentenza ne fa invece una folle da rinchiudere nell’ospedale
di Balsamo.
Per un singolare processo psicologico, l’eretica apostata si
è trasformata in una individualità inclassificabile che gli
inquisitori si rifiutano di giudicare e respingono in
un’alterità indefinibile: la demenza.
Gli archivi dell’Inquisizione contengono molte cause di
questo tipo, conservate in una serie ancora poco esplorata,
quella delle ilusas e iludentes. Vi predominano i processi
contro queste donne, chiamate beate, che si ritrovano in
Spagna in ogni appassionata iniziativa religiosa. Di origine
cittadina, esse servono Dio con un piede nel secolo, come
quella beata che, anticipando l’opera riformatrice di Teresa
di Ávila, era andata a Roma a piedi mendicando, per
chiedere l’autorizzazione di fondare dei monasteri di