Page 12 - Storia dell'inquisizione spagnola
P. 12

Dedieu,  che  fu  insieme  a  me  lo  scopritore  dei  documenti

               utilizzati, egli ha per primo stabilito in modo quasi definitivo
               la cronologia differenziale dell’attività del Santo Uffizio e ha
               infine  dimostrato  come  l’Inquisizione  abbia  pazientemente
               imposto  al  popolo  cristiano  le  stesse  credenze,  lo  stesso
               linguaggio, gli stessi comportamenti.
                  È evidente inoltre che da solo non avrei potuto portare a
               termine  nel  breve  spazio  di  due  anni  questo  compito.

               Bisognava leggere migliaia di relazioni di cause, centinaia di
               processi, confrontare i carteggi della Suprema con i tribunali
               di  provincia,  utilizzare  infine  i  processi  verbali  d’ispezione
               rimasti in abbandono. Volevamo inoltre che tutta la Spagna
               fosse  oggetto  delle  nostre  ricerche,  e  se  non  abbiamo
               raggiunto  completamente  lo  scopo  della  nostra  indagine  —

               poiché  non  abbiamo  esplorato  che  sporadicamente  e  di
               seconda mano la documentazione dei tribunali di Barcellona,
               Maiorca,  Murcia  e  Galizia  —  abbiano  fatto  ricorso
               abbondantemente  a  quella  di  tutti  gli  altri  tribunali,
               specialmente  a  quella  dei  tribunali  di  Llerena  in
               Estremadura,  Cordova  e  Granada,  quasi  inutilizzati  fino  ad
               oggi,  mentre  dal  tribunale  di  Saragozza  abbiamo  tratto  la

               maggior  parte  della  documentazione  utilizzata  nel  capitolo
               IX.  Senza  alcun  dubbio  abbiamo  sfruttato  meno  Logroño,
               Siviglia, Valladolid di Cuenca, Toledo e Valencia, per il fatto
               che questi tre ultimi tribunali sono i soli a disporre, almeno
               parzialmente, degli atti completi dei processi.
                  Solo  con  un  lavoro  di  gruppo  era  possibile  analizzare  e

               mettere  in  opera  un  materiale  così  abbondante  e  così
               significativo.  L’editore  Hachette  ha  accettato  subito  di
               pubblicare il libro di un’équipe, anche se io mi sono sforzato,
               al di là del mio contributo originale, di assicurare l’unità di
               tono dell’opera.
                  Nonostante  gli  apporti  di  Catherine  Brault-Noble,  e  di
               Marie-José  Marc,  di  Dominique  Peyre,  e  anche  di  Michel

               Hugonnet  sui  giudeizzanti  di  Alba  di  Tormes,  la  novità  del
               libro  non  riguarda  la  lotta  dell’Inquisizione  contro  le
               minoranze religiose. In questo campo la ricerca era andata
   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17