Page 9 - Storia dell'inquisizione spagnola
P. 9
recentemente sull’Inquisizione hanno seguito un metodo che
definirei tradizionale perché l’oggetto vero del loro studio
non era l’istituzione stessa. Innanzi tutto, interessava loro la
sorte di una minoranza religiosa perseguitata
dall’Inquisizione: i criptogiudeizzanti, i moriscos, i
protestanti, i quietisti... Oppure una categoria assai
particolare, come le streghe. Nonostante i due capitoli
fondamentali di H.C. Lea, nessuno si era accorto che dopo il
1530 i cristiani di vecchio ceppo avevano costituito, per vari
motivi, la selvaggina preferita del celebre tribunale.
Ora i metodi della ricerca storica sull’Inquisizione stanno
per trasformarsi radicalmente grazie all’avvento di una
nuova generazione di ricercatori che hanno compreso la
necessità di ritornare alle origini, di utilizzare in modo
esaustivo le fonti più ricche e di affrontarle con una
mentalità nuova, che vorrei definire etnologica.
Le persone che oggi conoscono meglio le fonti
dell’Inquisizione spagnola strictu sensu (poiché lascio
provvisoriamente da parte i tribunali dell’America e della
Sicilia) sono due spagnoli, Ricardo Garcia Carcel e Jaime
Contreras; un danese, Gustav Henningsen; e un francese,
Jean-Pierre Dedieu, che è anche uno degli autori di questo
libro .
1
Ricardo Garcia Carcel si è assunto il compito di utilizzare
tutta la documentazione di uno dei tribunali di cui, per
fortuna, si sono conservati la maggior parte dei processi. Si
tratta del tribunale di Valencia, sul quale ha pubblicato nel
1976 un volume veramente importante, ma limitato al
periodo anteriore al 1530. Questo autore sta proseguendo i
suoi lavori per le epoche seguenti in modo che disporremo
fra qualche anno di un’analisi esauriente su quel tribunale.
Jaime Contreras conduce una ricerca analoga sul tribunale
della Galizia. È il meno conosciuto di tutti, ciò nonostante
può essere considerato, insieme a Gustav Henningsen con
cui lavora, l’«inventore» delle «relazioni di cause», anche se
queste fonti erano già note. Infatti essi sono i primi che
hanno compreso l’immenso profitto che si poteva trarre da