Page 104 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Luís Correón impiccatosi nella sua cella a Llerena nel 1591.
Ma quale originalità può avere una ricerca sulla paura in
quell’epoca? I tribunali ordinari, per lo meno quelli criminali,
perseguivano gli stessi fini. «Nel supplizio fisico, il terrore
era il supporto dell’esempio: terrore fisico, spavento
collettivo, immagini che devono imprimersi nella memoria
degli spettatori, come il marchio sulla guancia o sulla spalla
del condannato» sottolinea Michel Foucault. Tuttavia è
senz’altro vero — e il popolo in rivolta di Siviglia lo conferma
con il suo comportamento — che l’Inquisizione incute
maggiore paura. Ma perché?
Una risposta possibile è che dipende dalla procedura
inquisitoriale. Louis Sala-Molins, da parte sua, ne è convinto
e una delle tesi fondamentali dell’introduzione alla sua bella
edizione del Manuale degli inquisitori è di dimostrare che i
metodi dell’Inquisizione sono «peggiori degli altri» che per il
suo modo di dirigere l’inchiesta, di giudicare di assolvere o
di condannare, l’Inquisizione ha creato un «regime
penitenziario del tutto diverso dagli altri».
Può darsi. Ma bisogna osservare le cose più da vicino. E
soprattutto non accontentarsi, per farsi un’opinione, delle
istruzioni di un manuale, di una guida per la condotta
dell’Inquisizione. Bisogna innanzitutto sapere come gli
inquisitori si sono comportati nella realtà, di fronte agli
accusati. E per saperlo bisogna aver letto migliaia di
documenti sulle cause più diverse: documenti di Saragozza o
di Siviglia, di Valencia o di Llerena, di Granada o di
Valladolid, testi del Quattrocento, del Cinquecento, del
Seicento o del Settecento. È ciò che noi abbiamo fatto, e
qualcun altro prima di noi o con noi. Perché come dice molto
bene lo stesso Louis Sala-Molins: «L’istituzione, nel
momento decisivo, è l’inquisitore». Ora, in Occidente, fino
alla fine del secolo XVIII, ogni procedura è di natura
inquisitoriale, con la sola eccezione dell’Inghilterra dopo la
Gloriosa Rivoluzione. Presentando il Manuale degli
inquisitori Louis Sala-Molins scrive: «Si rivela una teoria
che, completamente orientata verso la confessione, le