Page 13 - Federico II e la ribellione del figlio
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Mai un accenno, sia pur velato, alle sue
responsabilità di padre, né alle rilevantissime questioni
politiche – destinate ad incidere sulla storia stessa della
Germania e dell’intera Europa, attinenti ai ruoli
dell’Impero, delle monarchie, della feudalità e delle
autonomie – che furono la causa scatenante di un
conflitto lungamente covato.
2. IL MITO DEL PADRE
Negli annunci ufficiali della morte del figlio e nelle
lettere scritte per l’occasione, Federico dà l’impressione
di voler allontanare, di fronte al mondo, anche solo
l’ombra del sospetto di sue pur vaghe colpe (circolò
all’epoca finanche la voce – come vedremo – che avesse
egli stesso ordinato l’uccisione del figlio), presentandosi
come reincarnazione del saggio e giusto Davide, tradito
dal figlio Assalonne, nonostante che, piú volte, da padre
misericordioso, gli avesse vanamente teso la mano del
perdono e della riconciliazione. La figura di Davide
dovette esercitare su Federico gran fascino se – nel
bassorilievo del pulpito della Cattedrale di Bitonto,
realizzato intorno al 1229 – significativamente ne volle
scolpita l’immagine insieme alla sua e a quella di
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Enrico, con anticipazione quasi profetica. D’altronde
dovevano essere presenti alla sua mente altri casi
clamorosi, molto vicini nel tempo, di ribellione di figli
verso i padri.
Il suo bisnonno, Ruggero I, aveva anch’egli patito