Page 193 - Per la difesa dello Spiritismo
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trovava presente una volontà estrinseca e indipendente, la quale
intendeva provarmi che poteva contrapporsi alla mia, dettando ciò
che voleva. Se si analizzano tutte le risposte ottenute, si dovrà
riconoscere com’esse indichino in modo mirabile la presenza di
un’entità spirituale vera e propria, la quale voleva provarmi ancora
una volta che la telepatia non entrava per nulla nella trasmissione
dei propri messaggi. In ciascuna delle occasioni esposte, io
naturalmente non potevo esimermi dal pensare alla parola “ghianda”,
e se si fosse trattato di telepatia, tale parola avrebbe dovuto ottenersi
subito e sempre, laddove in tutte le risposte si rileva palesemente che
la personalità comunicante pone il massimo impegno nel trasmettere
l’informazione richiesta in una forma sempre diversa dall’idea che
avevo in mente io; e ciò è in modo particolare evidente nelle prime
comunicazioni, in cui vennero fornite le risposte: “Io cresco
lentamente”, “Cespuglio”, e “Quercos”, parole interamente assenti
dal mio pensiero, e che mi sorpresero altamente quando furono
trasmesse». (Pag. 162-167).
Nei commenti riferiti, il reverendo Tweedale fa giustamente
rilevare il grande valore teorico delle risposte trasmesse dalla
personalità spirituale comunicante, in quanto escludono in modo
risolutivo l’ipotesi della telepatia fra viventi quale spiegazione
presumibile del caso in esame. Io completerò tali commenti facendo
rilevare a mia volta il grande valore teorico, nel medesimo senso, del
primo incidente allucinatorio-veridico occorso spontaneamente alla
signora Tweedale, allorché trovavasi dinanzi allo specchio, nella
camera in cui era morta la suocera, diciotto giorni prima. E il valore
teorico di tale visione consiste anzitutto nella circostanza che la
visione stessa risulta letteralmente inesplicabile con l’ipotesi della
telepatia fra viventi, mentre in pari tempo indica che l’iniziativa di
condurre a buon fine l’esperienza ideata dal reverendo Tweedale
appartiene alla personalità comunicante; e se l’iniziativa appartiene a
quest’ultima, allora l’interpretazione spiritica dei fatti appare
inevitabile. Si consideri inoltre che col fatto di provocare nella
medium la visione di un oggetto il quale fosse analogo ma non
identico a quello riguardante l’esperienza, la personalità
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