Page 191 - Per la difesa dello Spiritismo
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- Lunedì, 6 Luglio 1914. - Verso le ore 10,45... sedemmo al
          tavolo medianico. Le manifestazioni cominciarono subito e venne
          compitato il nome di mia madre.
                 - E’ presente la madre mia?
                 - “Sì”.
                 - Allora torno a domandarti se sapresti dirmi che cosa io
          deposi sotto il tuo capo nella bara?
                 - “Sì”.
                 - Attendo.
                 E   con   mio   grande   stupore   e   diletto,   venne   compitata
          lentamente la parola: Quercos.
                 Allora   apparve   manifesto   che   mia   madre   e   mio   padre
          conoscevano il mio segreto, ma si proponevano di trasmettermi
           l’informazione richiesta in guise svariate ed inattese, onde togliermi
          ogni   dubbio   circa   possibili   interferenze   telepatiche   nei   loro
          messaggi.   Si   è   visto   infatti   che   le   tre   risposte   ottenute   erano
          assolutamente diverse da ciò che io pensavo; o, più precisamente, io
          pensavo a una “ghianda”, e non avevo mai pensato ad altro che a una
          “ghianda”.
                 Quanto a mia moglie, non si raccapezzava affatto in tutto ciò
          che avveniva, non essendo essa in possesso della “chiave” rivelatrice
          della situazione. Senza contare che non conoscendo il latino, essa
          non aveva compreso il significato della parola trasmessa.
                 -   Luglio   7,   1915.   -   Alle   ore   1,30   sedemmo   al   tavolo
          medianico. La madre mia si manifestò subito. Io chiesi mentalmente
          se   poteva   dettarmi   una   parola   con   la   quale   dimostrarmi   la   sua
          presenza reale sul posto.
                 Con   mia   grande   soddisfazione   venne   compitata   la   parola
          Quercia.   Per   tal   guisa   le   prove   d’identificazione   si   andavano
          accumulando e convalidando meravigliosamente a vicenda. E si noti
          che questa volta avevo rivolto a mia madre una domanda mentale.
          Mia moglie, nulla sapendo della mia domanda, né conoscendo il
          significato   della   parola   latina   conseguita   in   precedenza,   non
          perveniva a spiegarsi la parola inconcludente ottenuta; ed io mi
          guardai bene dall’illuminarla in proposito. Essa azzardò una sua


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