Page 18 - Per la difesa dello Spiritismo
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manifestata un’entità sé affermante il di lui zio Carruthers, al quale il
prof. Hyslop chiese: «... Sapresti dirmi qualche cosa intorno a una
gita in carrozza da noi fatta poco dopo la morte di mio padre?». - «...
Te ne ricordi, James, della lapide da noi posta...». - «Posta... dove?».
- «Sulla sua tomba». - «Sì; zio, ma su che tomba?». - «Di tuo padre».
- «Sì, me ne ricordo benissimo». - «Volevi alludere a questa nostra
gita?». - «No». - «Allora vuoi alludere alla visita da noi fatta a
Nannie?». - «Neppure, neppure. Dimmi che cosa accadde ad
entrambi in una nostra gita?». - «Ecco, io credevo tu alludessi al
giorno in cui ponemmo la lapide sulla tomba di lui... ma si vede che
noi pensiamo a due cose diverse... Lasciami riflettere. Vuoi forse
alludere a un dopopranzo di domenica?». - «Sì, zio; ora ci sei». -
«Me ne ricordo benissimo... e tu ricordi l’incidente della... La parola
suona come “rottura” (quest’ultima osservazione è interpolata nel
dialogo dallo “spirito-guida” Rector che, come è noto, si prestava a
fare da intermediario onde facilitare le comunicazioni), - Rottura è
giusto; prosegui». - «Attendi un momento, James. Dissi che vi fu
rottura, ed io legai con la... presi il coltello e praticai un foro... indi
rappezzammo le redini con una funicella... ». (Qui Rector interviene
nuovamente osservando: «Egli è preso da tale commozione, ch’io
non posso afferrare tutte le sue parole». Quindi l’entità comunicante
riprende con fraseggiare interrotto a narrare in guisa minuziosa e
corretta le vicende dell’incidente occorso).
Il prof. Hyslop commenta: «L’incidente della nostra gita in
carrozza al camposanto onde visitare la lapide da me posta sulla
tomba di mio padre, è vero, ed era occorso un anno dopo la di lui
morte. Io però lo avevo totalmente dimenticato, e solo me ne ricordai
quando vi accennò mio zio. Si comprende quindi ch’io non pensassi
a tale incidente quando gli rivolsi quella particolare domanda... Una
circostanza interessante nel dialogo citato è l’improvviso accorgersi,
e la conseguente osservazione dell’entità comunicante, che noi
pensavamo a due cose diverse... ». (American Proceedings; vol. IV,
p. 536-538).
Ed è per certo osservazione teoricamente importante, nella
sua spontaneità suggestiva, e fa pensare a un brano di conversazione
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