Page 15 - Per la difesa dello Spiritismo
P. 15
parte di Giorgio Pelham, di una persona da lui conosciuta in vita. Il
dottor Hodgson osserva in proposito:
«Non bisogna dimenticare che la seduta in questione fu tenuta
cinque anni dopo la morte di Giorgio Pelham, e che questi, allorché
morì, non aveva più visto miss Warner da tre o quattro anni; come
pure, occorre riflettere che miss Warner era una bimbetta quando la
vide per l’ultima volta; ch’essa, in conseguenza, non era mai stata ciò
che si denomina un’amica speciale di lui; e infine, che la signorina in
discorso aveva grandemente mutato di aspetto negli otto o nove anni
trascorsi. Ne consegue che questo interessante episodio di “non
riconoscimento immediato” da parte di Giorgio Pelham, risulta
assolutamente naturale... E quando si consideri che io ero pienamente
consapevole del nome e cognome di miss Warner, nonché del fatto
ch’essa aveva conosciuto in vita Giorgio Pelham, allora la
circostanza del non riconoscimento assume valore di ottimo
argomento in favore dell’esistenza indipendente di Giorgio Pelham,
visto che contraddice l’ipotesi di una personalità secondaria
dipendente per le sue informazioni dalle coscienze e subcoscienze
delle persone viventi... ».
Non è chi non vegga come le considerazioni del dottor
Hodgson contengano implicita la confutazione delle ipotesi della
«prosopopesi–metagnomia», le quali non sono che la riproduzione,
sotto veste nuova, delle antiche ipotesi a cui l’Hodgson si riferisce
nella sua critica. Ripeto pertanto che se si fosse trattato di una
«personificazione subcosciente» assistita dalle facoltà chiaroveggenti
della medium, in tal caso la personalità in discorso avrebbe dovuto
carpire nelle subcoscienze dei presenti, i ragguagli che le
abbisognavano per mistificare il prossimo; vale a dire che avrebbe
dovuto riconoscere immediatamente nella donna che aveva dinanzi,
la bambina conosciuta in vita dal personaggio defunto. Perché,
dunque, non vi pervenne, dal momento ch’essa era pervenuta a
riconoscere tutti gli amici del defunto intervenuti in precedenza alle
sedute? Quali conseguenze teoriche dovranno trarsi da un tal fatto?
La risposta non può essere dubbia: Qualora si fosse trattato di una
«personificazione subcosciente», questa, nelle circostanze indicate,
15