Page 12 - Per la difesa dello Spiritismo
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un caso di «obbiettivazione di un tipo» e le personalità genuinamente
          spiritiche, ma il pseudo-scienziato era incapace di comprendere, e si
          valse invece trionfalmente ai propri scopi della presunta sua mirabile
          scoperta; la quale, in realtà, si riduceva a una verità elementare, visto
          che nessuno ha mai contestato che in date circostanze, un medium in
          «trance»   possa   trasformarsi   in   soggetto   sonnambolico.   Al   qual
          proposito, se si riflette che il prof. Hyslop dimostrò in una polemica
          memorabile, in qual modo dovevano interpretarsi i fatti, pervenendo
          a   conclusioni   risolutive;   se   si   riflette   su   ciò,   vi   è   da   rimanere
          scoraggiati riscontrando come si continui anche oggigiorno a tirare in
          ballo tali deplorevoli quanto insulse esperienze, proprio come se il
          prof. Hyslop non le avesse bollate per sempre col marchio della
          stoltezza.
                 Basta; per quanto quest’ultima osservazione dimostri quale
          impresa disperata risulti quella di volersi fare ascoltare da chi non
          vuole intendere, mi sobbarco a provare sulla base dei fatti che con la
          Piper si ottennero a profusione incidenti d’identificazione personale
          di defunti, i quali risultano letteralmente inesplicabili con la teoria
          della «prosopopesi-metagnomia»; teoria tutt’altro che nuova, visto
          che sotto l’usbergo di tali freschissimi neologismi si ritrovano le
          antiche   ipotesi   delle   «personificazioni   sonnamboliche»   e   della
          «chiaroveggenza telepatica»; o, se si vuole, vi si ritrova l’ipotesi
          della «criptestesia». Nel sobbarcarmi all’arduo còmpito, rammento il
          detto scientificamente inappellabile di William Crookes, che, cioè, il
          valore  teorico  di   cento  esperienze  negative,  risulta  letteralmente
          annullato di fronte a una sola esperienza positiva, bene osservata.


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                 Comincio da un esempio che il Sudre riproduce nel suo libro;
          per quanto egli lo faccia in un brevissimo riassunto, che ne sopprime
          tutto il valore teorico. Egli scrive:
                 «Giorgio   Pelham,   incorporato   in   Mrs.   Piper,   riconosce   i
          propri amici tra le persone che gli sono presentate, e loro rivolge la
          parola nei termini in cui l’avrebbe fatto da vivente. E’ vero ch’egli


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