Page 11 - Per la difesa dello Spiritismo
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SULLA MEDIANITA'  di Mrs. Piper


                 Passando alle esperienze con Mrs. Piper, il nostro autore ha
          buon giuoco, poiché si attiene al sistema di citare tutto quanto di
          meno probante o di negativo è emerso con la medium in questione,
          specialmente in taluni periodi della sua lunga carriera professionale,
          in cui determinavasi in lei una transitoria, ma notevole decadenza
          medianica;   periodi   in   cui   essa   più   non   fungeva   palesemente   da
          medium, nel vero senso del termine, bensì da soggetto sonnambolico
          autosuggestionato   in   un   dato   senso,   ovvero   suggestionabile   a
          volontà; e ciò tanto peggio allorché gli sperimentatori erano taluni
          sedicenti   uomini   di   scienza   a   tal   segno   incapaci,   che   lungi   dal
          mantenersi mentalmente passivi onde non provocare interferenze di
          tal   natura,   suggestionavano   ad   arte,   con   domande   insidiose,   la
          medium in condizioni di «trance»; ottenendo in tal guisa proprio
          quello che cercavano, così come lo avrebbero ottenuto con soggetti
          ipnotici. Procedimento insensato, giacché nessuno ha mai dubitato
          sulla possibilità di pervenire con apposite suggestioni a perturbare od
          a   sopprimere   le   delicatissime   condizioni   medianiche,   sempre
          oscillanti   in   istato   di   equilibrio   instabile,   trasformandole   in
          condizioni sonnamboliche vere e proprie; con la conseguenza di
          poter   provocare   a   volontà   il   fenomeno   ipnotico   della
          «obbiettivazione dei tipi». Ora avvenne che un giorno la medium in
          discorso,   suggestionata   insidiosamente   nel   senso   della
          «obbiettivazione di un tipo», lo personificasse alla guisa dei soggetti
          ipnotici, mentre un sedicente «spirito-guida» della medium mostrava
          di   prendere   sul   serio   la   personificazione   in   parola;   ma   già   si
          comprende   come   anche   il   presunto   «spirito-guida»   fosse   una
          personificazione sub-cosciente che per effetto autosuggestivo, aveva
          assunto   il   nome   di   uno   «spirito-guida»   autentico.   Com’era   da
          presumersi   in   simili   circostanze,   non   emersero   affatto   incidenti
          d’identificazione personale di nessuna sorta, né prove di cognizioni
          supernormali   d’altra   natura;   il   che   avrebbe   dovuto   bastare   allo
          sperimentatore in discorso onde discernere la differenza che passa tra


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