Page 172 - Per la difesa dello Spiritismo
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proprio volto l’espressione di lieto stupore in me prodotta dalla sua
          apparizione»?   Quando   dall’espressione   del   volto   di   un   fantasma
          possono leggersi i sentimenti che in quel momento traversano la
          mente del fantasma stesso, non è possibile esimersi dal riconoscere
          che quel fantasma possiede effettivamente una mentalità animatrice
          della sua fisionomia, come avviene tra persone viventi.
                 Quanto al fantasma del «Sacerdote Assiro», rilevo che se un
          giorno gli sperimentatori pensassero a fare intervenire alle sedute
          qualche archeologo decifratore di scritture cuneiformi babilonesi ed
          Assire,   e   con   ciò   si   pervenisse   a   provare   che   il   fantasma   del
          «Sacerdote Assiro» si esprime effettivamente in linguaggio assiro o
          babilonese,   si   raggiungerebbe   allora   un’altra   magnifica   prova   in
          favore della genesi estrinseca di molti fantasmi materializzati. Ed è
          soltanto in base all’accumularsi delle prove che si arriverà un giorno
          alla soluzione definitiva del formidabile quesito.
                 Comunque, giova prendere buona nota del fatto che nelle
          esperienze citate, si rilevano altre due forme materializzate le quali
          parlano in lingue  ignorate da tutti i presenti; come pure, giova
          tenere buona nota della circostanza che il prof. Pawloski aggiunge
          che le forme materializzate che si manifestano parlano per lo più
          nella propria lingua; il che moltiplica i casi della natura considerata,
          a tutto vantaggio della teoria che afferma l’indipendenza psichica di
          molti fantasmi materializzati.


                                         * * *

                 Prima di abbandonare il tema delle materializzazioni occorre
          accennare   brevemente   ai   fenomeni   dell’«ideoplastia»,   e   ciò   per
          rilevare l’errore in cui cadono gli odierni indagatori i quali ritengono
          che l’esistenza di tali fenomeni risulti una scoperta recentissima,
          laddove in realtà essi erano noti agli studiosi da oltre mezzo secolo, e
          il dottore N. B. Wolfe li aveva ottenuti nel 1867, con la medium Mrs.
          Hollis.
                 I metodi d’indagine adottati dal dottor Wolfe erano eccellenti.
          Per quanto egli avesse la fortuna di sperimentare con una medium


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