Page 160 - Per la difesa dello Spiritismo
P. 160

Scientifico Minerva”».
                 Fin qui il processo verbale della seduta; ma l’episodio esposto
          doveva avere un seguito interessante il domani.
                 Al signor Testa occorse in mente di provare ulteriormente la
          veridicità dell’incidente che lo aveva tanto impressionato; e a tale
          scopo tolse un ritratto in fotografia della propria madre, ad esso
          aggiunse altri ritratti di giovani signore, avendo cura di sceglierli
          esclusivamente tra quelli che rimontavano all’epoca medesima.
          Si recò quindi dal signor Faggioni, pregandolo a volergli indicare
          quale in fra essi era quello che più rassomigliava alla forma da lui
          scorta.
                 Il  signor Faggioni cominciò  ad esaminare diligentemente,
          l’una dopo l’altra, quelle fotografie, e quando giunse all’ultima tra
          esse, esclamò: «E’ questa la forma ch’io vidi!». Orbene: era quello il
          ritratto della madre del signor Testa.
                 Deve   pertanto   convenirsi   che   il   signor   Faggioni   aveva
          osservato   molto   bene,   e   che   nell’incidente   occorso   si   contiene
          un’ottima prova d’identificazione personale di defunti; e ciò tanto più
          che il ritratto della madre del signor Testa - da me visto - non
          somigliava neanche lontanamente al figlio, e che nella raccolta dei
          ritratti presentati al Faggioni, vi era quello di una zia del signor Testa,
          la quale rassomigliava notevolmente a lui.
                 Queste le conclusioni a cui conduce razionalmente l’episodio
          esposto; bene inteso, per chiunque conservi la mente libera dalla
          caligine dei preconcetti; e soprattutto per chiunque possegga una
          vasta cognizione della casistica medianica; e in conseguenza, anche
          la competenza necessaria onde circoscrivere nei limiti legittimi certe
          ipotesi naturalistiche la cui portata reale è oltre ogni dire angusta, ma
          che per gli oppositori poco versati nella casistica in discorso, appare
          invece illimitata.
                 Quanto al Sudre, noi già sappiamo che in base alle di lui
          conclusioni in merito ai fenomeni di materializzazione, egli si libera
          facilissimamente dei casi analoghi al citato, in questi termini:
                 «La   rassomiglianza   che   questi   ultimi   (cioè   i   fantasmi)
          possono presentare con persone vissute, proviene dai ricordi del


                                         160
   155   156   157   158   159   160   161   162   163   164   165