Page 158 - Per la difesa dello Spiritismo
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nella mia opinione, dall’identica opinione espressa senza reticenze da
          un eminente uomo di scienza, ripeto con la più assoluta sicurezza di
          non poter essere contraddetto da nessuno, che chi non è in grado di
          scorgere la verità in discorso è logicamente cieco.


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                 Passo   a   riferire   un   episodio   tratto   dalle   mie   personali
          esperienze, e che fu da me riportato nel libro: «Ipotesi Spiritica e
          teoriche Scientifiche», libro pubblicato nel 1903. Tale episodio si
          svolse durante una lunga serie di esperienze con la medium Eusapia
          Paladino; esperienze promosse dal «Circolo Scientifico Minerva» di
          Genova, e alle quali, insieme allo scrivente, presero parte i professori
          Enrico Morselli e Francesco Porro, il dottore Giuseppe Venzano e
          Luigi Arnaldo Vassallo, direttore del «Secolo XIX».
                 Nella seduta del 10 Febbraio 1902, insieme allo scrivente, si
          trovavano i soci Felice Avellino, Evaristo Testa, Gerolamo Pastorino
          e Giocondo Faggioni.
                 Estraggo dal processo verbale di tale seduta, da me medesimo
          scritto, il brano essenziale seguente:
                 «... Alla sinistra della medium prende posto il signor Evaristo
          Testa,  alla  sua destra  il  signor  Giocondo  Faggioni.  La  stanza  è
          illuminata   debolmente   dalla   luce   di   una   candela   posta
          nell’anticamera.
                 ...   D’un   tratto   avvertiamo   dei   movimenti   nella   tenda,
          localizzati dietro le spalle del signor Testa. Quindi una mano, di cui
          si  disegna   visibile  per  tutti   la  forma,   raggiunge   il  signor  Testa,
          toccandolo, accarezzandolo, per poi ritrarsi rapidamente. Dopo di
          che, la tenda si agita nuovamente, si rigonfia, aderisce al volto del
          signor Testa. Questi dichiara di sentirsi a contatto con una testa
          completamente materializzata. Non ha egli ancora finita la frase, che
          noi tutti sentiamo scoccare un bacio sul di lui volto. Il signor Testa
          prega la personalità che gli si manifesta a voler dichiarare il suo
          nome. Seguono dietro la tenda emissioni di suoni inarticolati, aventi
          nondimeno timbro vocale umano, quasiché dietro la tenda si trovasse


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