Page 40 - Un fisico in salotto
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Qualche obiezione...
Abbiamo sommato la velocità di Vega (che possiamo immaginare esattamente diretta
verso di noi) alla velocità della luce, per analogia con quello che dovremmo fare per
trovare la velocità del sasso che abbiamo lanciato correndo. Però ci può venire il
sospetto che sia l’analogia a non essere corretta. Possiamo pensare che le
considerazioni giuste da fare siano le seguenti:
Non meravigliamoci che la luce arrivi da Vega a 300.000 Km/s. Non conta per
niente il fatto che Vega si avvicini al sistema solare e quindi alla Terra perché ciò
non cambia la velocità di propagazione delle onde luminose, esattamente come
accade per le onde sulla superficie di un lago.
L’argomento proposto non è certamente irragionevole. Infatti, facciamo cadere in
acqua alcuni sassolini, uno alla volta dalla nostra mano, stando fermi a una certa
altezza sopra la superficie di un lago.
Un signore vicino alla riva, a una certa distanza da noi, osserva le onde che si
propagano e lo raggiungono con una certa velocità che lui può misurare. Ripetiamo
lo stesso esperimento lasciando cadere i sassolini mentre camminiamo
avvicinandoci a quel signore. Le onde vengono emesse successivamente da punti
diversi della superficie del lago, poiché i sassolini cadono mentre stiamo
camminando ma, una volta emesse, si propagano esattamente con la stessa velocità
che avevano quando eravamo fermi.
Non meravigliamoci dunque di trovare che la luce proveniente da Vega viaggi
sempre a 300.000 Km/s.
Sfortunatamente però, seguendo questo ragionamento, non abbiamo affatto risolto
il problema! Ce ne possiamo rendere conto da queste considerazioni.
Intanto un discorso del genere può andare bene per le onde, ma come sappiamo la
luce ha anche un comportamento corpuscolare; e se un corpuscolo viene lanciato a
300.000 Km/s da un oggetto che si muove a 21 Km/s la sua velocità non può essere
che 300.021 Km/s.
E comunque la questione è da discutere anche se ci limitiamo a considerare
l’aspetto ondulatorio. Infatti...