Page 127 - Un fisico in salotto
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Una macchina, insomma, deve essere ciclica, cioè deve essere una macchina che

          periodicamente  ritorna  nello  stato,  per  così  dire,  ‘di  partenza’.  D’altra  parte,  è
          proprio così che funziona il motore della nostra automobile: il pistone va su e giù
          periodicamente.
             Occorre  allora ricomprimere  il  gas  contenuto  nel  cilindro.  Ma  per  far  ciò,
          stavolta, occorre faticare un po’ ovvero spendere energia meccanica.
             Beh, evidentemente dobbiamo metterci in condizioni tali che questa energia sia

          inferiore  a  quella  che  abbiamo  ricavato,  ossia  che  l’energia  necessaria  a
          ricomprimere il pistone sia inferiore a quella prodotta dall’espansione del pistone;
          altrimenti a cosa servirebbe la macchina?
             Ciò si può ottenere facendo in modo che la pressione del gas, in questa fase di
          compressione,  sia  notevolmente  inferiore  a  quella  esistente  durante  l’espansione.
          Occorre  allora raffreddare  il  gas  contenuto  nel  cilindro.  Sappiamo  infatti  che  la
          pressione, all’interno di un qualsiasi recipiente che contiene un gas, diminuisce al

          diminuire  della  temperatura  così  come  del  resto  aumenta  all’aumentare  della
          temperatura.  Questo  è  peraltro  il  motivo  per  il  quale  è  pericoloso  esporre  le
          bombolette spray a sorgenti di calore che hanno una temperatura molto elevata.
             Allora  cosa  dovremmo  fare  per  far  funzionare  la  nostra  macchina  termica
          perfettamente ecologica?
             Dovremmo far espandere il gas mettendola in contatto con la sabbia del Sahara.

          Poi dovremmo trasportare tutto il nostro macchinario in Siberia, d’inverno, dove la
          temperatura  è  magari  –  40  °C,  e  ricomprimere  il  pistone  laggiù!  Poi  dovremmo
          ritornare nel Sahara per fare espandere nuovamente il pistone, e così di seguito! Vi
          sembra possibile realizzare un progetto del genere?
             Si  potrebbe  obiettare  che  forse  non  sarebbe  necessaria  un’operazione  così
          ‘grandiosa’; basterebbe portare di volta in volta tutto il nostro marchingegno un po’
          all’ombra, spostandolo di poco: nell’oasi che si trova a breve distanza!

             Certo,  ma  la  temperatura  che  troveremmo  non  sarebbe  poi  tanto  differente  da
          quella della sabbia.
             Dovremmo  allora  faticare  comunque  molto  per  ricomprimere  il  pistone  e  in
          definitiva la macchina sarebbe inutile: quella poca energia di avanzo sarebbe magari
          completamente  assorbita  dagli  attriti  inevitabilmente  presenti  durante  il

          funzionamento  della  macchina  stessa  e  da  quelli  generati  proprio  in
          quell’andirivieni; e non ci resterebbe niente.
             Il fatto che, per far funzionare una macchina termica, siano comunque necessarie
          almeno due temperature diverse, è sancito da un altro principio fondamentale della
          fisica conosciuto come Secondo principio della termodinamica.
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