Page 151 - Fisica per non fisici
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Il passeggero cammina verso la testa del convoglio muovendosi lungo l’asse x’ che
          rappresenta schematicamente il corridoio del vagone; e nell’istante nel quale O’ è
          passato per O, proprio come ha fatto il capostazione, egli ha deciso di far partire il
          cronometro che ha con sé e che indica il tempo t’. Al passare del tempo entrambi i

          cronometri danno le stesse indicazioni:


                                                        t’ = t                                            (61)



          L’uguaglianza precedente mostra quello che è scontato nella nostra vita quotidiana: il
          tempo  fluisce  con  la  stessa  cadenza;  tanto  per  un  passeggero  a  bordo  di  un  treno
          quanto per un’altra persona ferma sul marciapiede di una stazione.
              In base alla (61) potremo allora indicare un particolare istante di tempo tanto con

          t  quanto con t’  e altrettanto, per un intervallo di tempo dall’istante t  all’istante t ,
                                                                                                             2
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          potremo scrivere la sua durata tanto t   – t   quanto t’   – t’  poiché la durata di un
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          intervallo di tempo è la stessa, indipendentemente da quale sistema di riferimento si
          considera.

          Riuniamo  in  un  solo  quadro  le  relazioni  che  abbiamo  scritto  e  che  rappresentano
          dunque le trasformazioni di Galileo:


                                                     x’ = x – Vt                                          (62)

                                                        y’ = y
                                                        z’ = z
                                                        t’ = t



          A questo punto è molto semplice ricavare la relazione che intercorre tra la velocità
          v , che il passeggero misura rispetto al treno, cioè rispetto a O’, e quella v  che il
                                                                                                      T
           p
          capostazione misura rispetto alla linea ferroviaria, cioè rispetto a O.




          Ricordiamo  che  la  velocità  è  lo  spazio  percorso  diviso  il  tempo  impiegato  a

          percorrerlo.  Dunque,  a  un  certo  istante t’   = t ,  il  passeggero  può  rilevare  la  sua
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          posizione x’  rispetto al vagone; e poi, in un istante successivo t’  = t , la sua nuova
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          posizione x’   lungo  il  corridoio  del  vagone.  Troverà  la  velocità  con  la  quale  ha
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          camminato:

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