Page 147 - Fisica per non fisici
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sommare alla velocità della luce c quella con la quale si muove la sorgente, un po’

          come  accadrebbe se  lanciassimo  un  sasso  verso  destra  correndo,  sempre  verso
          destra, alla velocità di 7 Km/h. Se, da fermi, siamo in grado di lanciare quel sasso a
          30 Km/h, siamo sicuri che correndo in quel modo la velocità impressa al sasso sarà

          37 Km/h.
              Questo è ciò che accadrebbe nel lancio di un sasso; invece, nel «lancio» di un
          raggio  luminoso  le  cose  vanno  diversamente:  la  propagazione  della  luce  avviene
          sempre alla velocità c, in accordo con quanto previsto dalle equazioni di Maxwell.
          Tuttavia, come abbiamo appena visto, questa circostanza sperimentale è in contrasto

          con quello che ci saremmo aspettati dalla legge di composizione delle velocità alla
          quale siamo comunemente abituati.





          Il principio di relatività


          Il fatto che la velocità della luce non rispetti la legge di composizione delle velocità,
          che ci sembra così ovvia, ci induce a pensare che proprio il modo di comporre le

          velocità, che abbiamo eseguito con semplici addizioni e sottrazioni, debba essere
          necessariamente  modificato;  almeno  per  le  situazioni  nelle  quali  è  in  gioco  la
          propagazione della luce.

              D’altra parte, se la legge di composizione delle velocità fosse quella alla quale
          abbiamo pensato fino a questo momento, ciò comporterebbe conseguenze – diciamo
          pure – irragionevoli; secondo quello che discutiamo adesso. Precisamente, avremmo
          una violazione del principio di relatività.
              In cosa consiste questo principio? È molto semplice: consiste nell’assumere che

          le leggi fisiche siano sempre le stesse in tutto l’Universo e in qualsiasi condizione ci
          si possa trovare.
              Certo, potremmo rinunciare a questo principio; ma in effetti, non si vede perché le

          cose non debbano andare così. Peraltro ricordiamo che Galileo si era già accorto
          della validità del principio di relatività per quanto riguarda i fenomeni meccanici.
              Proprio  in  rispetto  di  questo  principio,  abbiamo  per  esempio  verificato  che  le
          leggi della meccanica sono le stesse tanto se siamo nel salotto di casa nostra quanto
          se ci troviamo a bordo di un jet che vola a novecento chilometri l’ora.

              Ebbene,  vediamo  cosa  succede  per  la  propagazione  della  luce  e  per  questo
          facciamo un po’ di fantascienza! Fantascienza? Sì, ma le considerazioni che faremo
          sono del tutto rigorose.


          Avete visto il film Indipendence day? In esso si racconta di una gigantesca astronave
          aliena  che  trasporta  un’intera  civiltà  extraterrestre  con  intenzioni  non  proprio
          amichevoli nei nostri confronti. Ma stavolta pensiamo che gli alieni siano buoni e si
          siano avvicinati alla  Terra solo per compiere studi sulla propagazione della luce.
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