Page 11 - Fisica per non fisici
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La nostra decelerazione è stata venticinque volte più grande di quella del jet. Noi ci
          siamo tenuti fermi stringendo il volante ma il passeggero accanto non si era accorto
          di nulla. Per fortuna lui aveva indossato la cintura di sicurezza che lo ha salvato da
          una bella testata contro il parabrezza!


          Dalle considerazioni appena fatte, abbiamo dunque la conferma che il pericolo che
          possiamo  correre  viaggiando  dipende  dalla  eventualità  che  si  possano  presentare
          circostanze nelle quali le decelerazioni siano molto grandi. La velocità, di per sé,

          non è rilevante.  Così, viaggiando in auto, è bene indossare la cintura di sicurezza
          anche se siamo in città; anzi, soprattutto se siamo in città pur procedendo a piccole
          velocità,  poiché  una  frenata  improvvisa  e  dunque  una  notevole  decelerazione  è
          tutt’altro che una eventualità remota.

              Tra l’altro, osserviamo che in automobile la sensazione di velocità che si avverte
          dipende in notevole misura dall’altezza che abbiamo rispetto alla strada. Più siamo
          in alto, per esempio a bordo di un camion piuttosto che a bordo della nostra 500,
          meno abbiamo l’impressione di andare veloci. Ci possiamo accorgere bene di questa
          circostanza in una situazione estrema, quando andiamo in aeroplano e siamo magari a

          diecimila metri di quota. Guardando dal finestrino ci sembra di essere quasi fermi,
          anche se il nostro jet sta volando a novecento chilometri l’ora.





          L’accelerazione di gravità


          Lasciamo cadere un certo oggetto dalla nostra mano e osserviamo dunque che esso
          acquista progressivamente una velocità crescente. Questa accelerazione è di solito

          indicata con il simbolo g ed è naturale chiamarla accelerazione di gravità. A quanto
          ammonta tale accelerazione? Ebbene possiamo constatare che per qualsiasi oggetto,
          piccolo o grande, pesante o leggero che sia, abbiamo:



                                    g = 9,8 metri al secondo ogni secondo                                  (5)


          In un solo secondo, un oggetto lasciato cadere dalla nostra mano acquista dunque la
          velocità v  di  9,8  metri  al  secondo.  Sembra  poco?  Ebbene,  9,8  metri  al  secondo

          corrispondono a circa 35 Km/h.
              Dopo due secondi, l’oggetto acquista dunque una velocità doppia: v=19,6 metri al
          secondo  che  corrispondono  a  circa  settanta  chilometri  l’ora;  dopo  soli  quattro

          secondi la velocità è diventata circa 140 Km/h. Di questo passo, dopo sei secondi, la
          velocità è quasi 210 Km/h. Avete per caso un’auto che, partendo da ferma, arriva a
          duecentodieci chilometri l’ora in sei secondi? Credo che neanche una Ferrari arrivi
          a tanto!
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