Page 10 - Fisica per non fisici
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decelerazione che deve essere contenuta entro valori modesti per garantire la nostra

          incolumità, proprio come quella della tazzina di caffè!

          A questo proposito discutiamo alcuni esempi interessanti. Quando un aereo comincia

          la discesa per atterrare, la velocità passa da quei novecento chilometri l’ora, o su
          per giù, a soli trecento chilometri l’ora (o su per giù) prima del touch down sulla
          pista;  eppure  noi  non  ci  siamo  magari  neanche  accorti  di  questa  variazione  della
          velocità  perché  essa  è  avvenuta  in  un  tempo  lunghissimo.  Possiamo  facilmente
          ottenere una valutazione quantitativa della decelerazione con un semplice calcolo.

              Vediamo intanto a quanti metri al secondo corrisponde la velocità di crociera del
          nostro jet.
              Novecento  chilometri  equivalgono  a  novecentomila  metri  (900.000 m).

          Novecentomila metri in un’ora equivalgono dunque a novecentomila metri in 3.600
          secondi, quindi la velocità v, espressa in metri al secondo, è:


                                v= 900000/3600 = 250 m/s (metri al secondo)                                (2)



          Supponiamo ora che l’aereo rallenti e la velocità diventi per esempio 80 metri al
          secondo, che corrispondono più o meno alla velocità di atterraggio. La velocità si è
          dunque decrementata di 170 metri al secondo e immaginiamo che tale decremento sia

          stato ottenuto in 850 secondi, che corrispondono a poco meno di un quarto d’ora. La
          decelerazione a dell’aereo è stata dunque di 170 metri al secondo in 850 secondi,
          cioè:


                              a =170/850 = 0,2 metri al secondo ogni secondo                               (3)



          Ebbene, 0,2 metri al secondo equivalgono esattamente a 0,72 Km/h. In altri termini,
          ogni secondo l’aereo perde perfino meno di un chilometro l’ora di velocità: non ci

          meraviglia di non esserci neanche accorti di questa decelerazione.

          Dai  jet  passiamo  alle  automobili.  Stavolta  supponiamo  di  viaggiare  alla  modesta
          velocità  di  36 Km/h,  che  corrispondono  a  dieci  metri  al  secondo,  ma  che  sia
          necessario fermarci improvvisamente perché ci sta passando davanti un pedone che

          non avevamo visto. I freni della nostra auto sono molto efficienti, la strada è asciutta
          e  i  pneumatici  sono  in  ottime  condizioni.  Così  riusciamo  a  fermare  l’auto  in  due
          secondi, evitando di investire il pedone.

              Di  quanto  abbiamo  decelerato?  La  nostra  velocità  è  passata  da  dieci  metri  al
          secondo a zero in due secondi, dunque:


                               a = (10-0)/2 = 5 metri al secondo ogni secondo                              (4)
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