Page 15 - Fisica per non fisici
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L’accelerazione centripeta


          La nostra auto procede in rettilineo, con il tachimetro che indica costantemente la
          velocità di 120 Km/h. In accordo con il principio d’inerzia, sappiamo che la forza

          del motore equilibra le forze di attrito. La risultante delle forze applicate all’auto è
          dunque nulla: l’auto si muove effettivamente di moto rettilineo e uniforme. Ma ora la
          strada  presenta  una  curva,  per  esempio  verso  sinistra:  non  possiamo  continuare  a
          procedere in linea retta. Allora ci rendiamo conto che devono intervenire forze a

          cambiare la nostra direzione di marcia. Queste forze sono originate dall’aderenza dei
          pneumatici  e  spingono  l’auto  a  sinistra  verso  l’interno  della  curva.  Precisamente,
          spingono  l’auto  verso  il centro  di  curvatura  della  strada.  Cos’è  il  centro  di
          curvatura?  È  semplicemente  il  centro  dell’arco  di  circonferenza  che  la  strada

          descrive;  e  il raggio  di  curvatura  della  strada  è  proprio  il  raggio  di  questa
          circonferenza. Di solito, specie nelle autostrade, tale raggio è molto grande affinché
          le  curve  non  siano  troppo  strette  e  ci  consentano  di  continuare  a  marciare  con  la
          stessa velocità che avevamo in rettilineo, come vedremo fra poco.


          Sappiamo  che  le  forze  sono  proporzionali  alle  accelerazioni,  secondo  la  legge  di
          Newton; e allora, se l’auto è soggetta a una forza diretta verso il centro di curvatura,
          ne  consegue  che  l’auto  ha  un’accelerazione  anch’essa  diretta  verso  il  centro  di

          curvatura,  non  c’è  dubbio:  è  quella  che  viene  chiamata  proprio  un’accelerazione
          centripeta.
              Nel prossimo capitolo il lettore interessato alla questione potrà trovare il calcolo
          esplicito di tale accelerazione. Se però lo preferisce, può tranquillamente omettere la
          lettura di quel capitolo. L’importante è ricordare il risultato:


          L’accelerazione centripeta è direttamente proporzionale al quadrato della velocità
          con la quale corre l’automobile e inversamente proporzionale al raggio di curvatura

          della strada. Scriviamo dunque:


                                                            2
                                                       a=v /r                                              (7)


          Questa  formula  ci  conferma  la  presenza  delle  situazioni  e  le  sensazioni  che
          verifichiamo quando andiamo in auto: il fatto che l’accelerazione sia inversamente
          proporzionale al raggio di curvatura ci conferma che tanto più la curva è larga, cioè
          r è grande, tanto meno intensa è l’accelerazione; dunque le ruote devono esercitare

          meno forza per far cambiare direzione all’auto. In queste condizioni, l’aderenza dei
          pneumatici  è  sufficiente  a  garantirci  che  possiamo  stare  tranquilli.  A  parità  di
          velocità, se la curva è invece piuttosto stretta, cioè r è piccolo, l’accelerazione è
          rilevante  e  così  è  la  conseguente  forza  che  i  pneumatici  devono  esercitare.

          Attenzione:  in  queste  condizioni,  l’aderenza  dei  pneumatici  può  non  essere
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