Page 9 - Fisica per non fisici
P. 9

se due motori uguali sono installati rispettivamente su un’auto e su una motocicletta,

          l’accelerazione della moto risulta molto superiore a quella dell’automobile proprio
          perché la moto ha una massa molto più piccola di quella dell’auto.
              Altrettanto,  a  parità  di  massa,  l’equazione  di  Newton  mostra  che  se  due  corpi

          hanno accelerazioni diverse, l’oggetto che ha una piccola accelerazione è sottoposto
          a  una  forza  di  debole  intensità;  e  l’oggetto  che  ha  una  grande  accelerazione  è
          sottoposto a una forza molto intensa.

          Tutto quello che abbiamo stabilito per l’accelerazione vale ovviamente anche per

          una decelerazione  che  si  ha  quando  una  forza,  invece  di  agire  nel  senso  della
          velocità,  agisce  in  verso  opposto  generando  quindi  una  progressiva  diminuzione
          della velocità.  Per esempio, a parità di forza generata dai freni, un autocarro con

          rimorchio perde velocità molto più lentamente di quanto non accada per una piccola
          500. Per questo motivo i freni di un autocarro devono essere molto più «potenti» di
          quelli di una 500 per poter ottenere una frenata completa in tempi rapidi.

          Torniamo allora alla nostra tazzina di caffè. Abbiamo visto che se la tazzina cade sul

          materasso  ha  una  piccola  decelerazione  mentre  se  cade  sul  pavimento  tale
          decelerazione è notevole.
              Nel caso di caduta sul pavimento, la forza che agisce sulla tazzina e la frena è

          dunque molto più intensa di quella che agisce quando la tazzina cade sul materasso; e
          questa  forza,  che  agisce  sulla  struttura  di  porcellana,  può  essere  sufficiente  a
          rompere la tazzina!





          Velocità e accelerazione


          È interessante approfondire le questioni che abbiamo appena trattato, riconsiderando

          alcuni concetti come, per esempio, quello di velocità che ci è abbastanza familiare:
          sappiamo  cosa  vuol  dire  andare  a  centoventi  chilometri  l’ora  in  autostrada.  È
          pericoloso procedere a questa velocità? Nessuno (tranne i più prudenti) pensa che si
          tratti di una velocità effettivamente pericolosa. Ma se pensiamo che il pullman che ci
          trasporta stia andando a trecento chilometri l’ora, anche i più temerari cominciano a

          preoccuparsi... Cos’è che ci spaventa? Sono proprio quei trecento chilometri l’ora?
          Eppure,  a  bordo  di  un  jet,  nessuno  si  preoccupa  se  l’aeroplano  va  a  novecento
          chilometri l’ora.

              E allora ci rendiamo conto che non è la velocità di per sé a essere pericolosa;
          piuttosto  è  un’altra  cosa  che  inconsciamente  (ma  forse  neanche  tanto
          inconsciamente...) ci preoccupa: è la possibilità che ci si trovi in condizioni nelle
          quali  si  verifichi  una  brusca variazione  della  velocità.  In  particolare,  una  rapida
          decelerazione  cioè  una diminuzione  repentina  della  velocità.  È  proprio  una  tale
   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14