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40 Novelle Hans Christian Andersen
«Si può dir ben pagata!» — esclamò Ceccone; e corse a casa in fretta e furia; prese un
maglio, e giù sul capo di tutti e quattro i suoi cavalli. Poi li scuoiò, fece seccare al vento le pelli, e le
portò a vendere in città.
«Pelli! pelli! chi compra pelli?» — gridava per le strade.
Calzolai e conciapelli accorrevano, e gliene domandavano il prezzo.
«Uno staio di quattrini ciascuna!» — rispondeva Ceccone.
«Sei matto?» — esclamavano quelli: «O che credi che i quattrini noi li abbiamo a staia?!»
«Pelli, pelli!» — gridava da capo; ed a chi gli domandava quanto le faceva l'una: «Uno staio
di quattrini!» — rispondeva, invariabilmente.
«Vuol burlarsi di noi!» — gridarono tutti. E i calzolai con gli spaghi, i conciapelli coi
grembiali, incominciarono a batter Ceccone con quanto fiato avevano.
«Ah, pelli, pelli, eh?!» — e gli facevano il verso: «Te la conceremo noi la tua pelle, e per le
feste, sin che ne spicci il rosso! Fuori dalla città, fuori per il tuo meglio!» Ceccone non se lo fece dir
due volte, e via a gambe, più presto che potè; perchè mai in vita sua gli era toccata una sferzata a
quel modo.
«Bene, bene,» — disse, quando fu a casa: «Cecchino me l'ha da pagare, questa; me la
pagherà con la vita.»
Intanto, a Cecchino era morta la nonna. Essa era stata molto severa, molto dura con lui; ma,
ciò non ostante, egli aveva provato grandissimo dolore per questa perdita; e aveva preso la povera
morta e l'aveva portata nel proprio lettuccio, caldo caldo, per vedere se a volte mai non gli riuscisse
di farla tornare in vita. E là voleva che rimanesse tutta la notte, mentr'egli si sarebbe messo in un
angolo, e avrebbe dormito su una sedia, come aveva già fatto tante volte. Mentre era là seduto, la
porta si aperse ed entrò Ceccone con la sua ascia. Ceccone sapeva bene dov'era il letto di Cecchino;
andò diritto a quello, e colpì la vecchia nonna al capo, credendo che fosse Cecchino.
«Ecco!» — diss'egli: «Così non ti farai mai più beffe di me!» E tornò a casa.
«Quell'uomo lì ha cattivo cuore,» — disse Cecchino: «Quello lì credeva di farmi la pelle.
Fortuna che la povera nonna era già morta! Se no, l'ammazzava.»
Mise alla nonna il vestito delle domeniche, tolse a prestito dal vicino un cavallo, lo attaccò
ad una vettura, ci mise a sedere dentro la vecchia per modo che non avesse a cadere, e via per il
bosco. Quando levò il sole, erano davanti ad una locanda; Cecchino fermò la vettura, e discese per
rinfrescarsi.
L'oste era ricco a palate, ed era anche un buon uomo, ma furioso, violento, tutto fuoco, come
se ci avesse dentro pepe e tabacco.
«Buon giorno!» — disse a Cecchino: «Vi siete messo in ghingheri di buon mattino, oggi!»
«Sì,» — rispose Cecchino: «Vado in città con la mia vecchia nonna; è rimasta fuori in
vettura, non posso farla entrare. Volete portarle un bicchiere di sidro? Ma bisogna che alziate la
voce, perchè è un po' dura d'orecchio.»
«Sarete servito!» — disse l'oste. Riempì un grande bicchiere di sidro e andò a portarlo alla
vecchia che era seduta, ritta per bene nella vettura.
«Mi manda vostro figlio con questo bicchiere di sidro,» — disse forte l'oste. Ma la vecchia
non rispose sillaba, e non si mosse. — «Avete capito!» — gridò l'oste con quanta voce aveva in
gola: «Vostro figlio mi manda; vostro figlio! con questo bicchiere di sidro!»
E glielo urlò un'altra volta, ancora più forte; ma poi che quella si ostinava a non udire, alla
fine si arrabbiò e le gettò in faccia il bicchiere: così che il sidro le gocciolava dal naso ed essa cadde
giù dal sedile, perchè era stata messa su ritta, ma non legata.
«Olà!» — gridò Cecchino, uscendo di corsa dalla locanda e prendendo l'oste per il petto:
«Che hai tu fatto? Guarda che po' po' di buco ha in fronte!»
«Ah, che disgrazia, che disgrazia!» — gridava l'oste, torcendosi le mani: «E tutto per questo
maledetto caratteraccio! Caro il mio Cecchino, ti darò uno staio di quattrini, e farò alla tua nonna un
funerale, che nemmeno fosse la mia; ma non lo dire a nessuno, non mi rovinare. Se no, mi
taglieranno la testa, e sarebbe tale una seccatura...»
Così, Cecchino ricevette ancora un altro staio di quattrini, e l'oste fece alla nonna un
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