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QUEL CHE UNA PIANTA ODE

             di nucleotidi (e gli esseri umani hanno circa 22.000 geni, me­
             no della piccola arabidopsis, con 2,9 miliardi di nucleotidi).*
             A causa del suo piccolo genoma, delle dimensioni ridotte e del
             rapido tempo di generazione e di sviluppo, alla fine del vente­
             simo secolo l’arabidopsis era diventata la pianta più studiata,
             con il risultato che la ricerca su questa comune erba avrebbe
             condotto a scoperte fondamentali in vari settori. Quasi tutti i
             25.000 geni trovati nell’arabidopsis, infatti, sono presenti anche
             in piante importanti dal punto di vista deH’agricoltura e dell’e­
             conomia, come il cotone e la patata. Ciò significa che qualsiasi
             gene identificato nell’arabidopsis (diciamo, un gene per la resi­
             stenza a un particolare batterio che attacca le piante) potrebbe
             essere inserito in una coltivazione per aumentare la sua resa.
                Il   sequenziamento del genoma dell’arabidopsis e di quello
             degli esseri umani ha condotto a molte sorprendenti scoperte.
             La più rilevante per la nostra discussione21 è che nel genoma
             dell’arabidopsis è stato trovato più di un gene noto per il suo
             coinvolgimento in malattie e disfunzioni degli esseri umani (il
             genoma umano,22 d’altro canto, contiene numerosi geni coin­
             volti nello sviluppo delle piante,  come un gruppo chiamato
             segnalosomi COP9,  che media le risposte della pianta alla lu­
             ce) . Quando gli scienziati hanno decifrato la sequenza del d n a
             dell’arabidopsis, hanno scoperto che il suo genoma contiene i
             geni brca (coinvolti nel cancro ereditario al seno), il gene CFTR
              (responsabile della fibrosi cistica)  e un certo numero di geni
             coinvolti nelle menomazoni dell’udito.
                Occorre, a questo punto, tracciare una importante distin­
             zione: anche se vengono spesso chiamati con il nome delle ma­
             lattie loro associate, i geni non esistono per causare la malattia
             o la menomazione. Una malattia interviene quando il gene non
             funziona adeguatamente in seguito a una mutazione, ovvero
             a una variazione nella sequenza di nucleotidi che costruisce
             il gene, che altera il codice del d n a :  il nostro d n a  comprende

             * Questi numeri dovrebbero essere presi cum grano salis, dal momento che
             la definizione precisa di “gene” sta evolvendo, e con essa i numeri correlati.
              Ma il rapporto è corretto.


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