Page 23 - Quel che una pianta sa
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QUEL CHE UNA PIANTA VEDE

               Questo fenomeno, detto fotoperiodismo,5 fornì la prima
             grande evidenza che le piante misurano la quantità di luce che
             captano. Nel corso degli anni, altri esperimenti hanno rivelato
             che, proprio come il Mammoth, molte piante fioriscono sol­
             tanto se il giorno è corto; vengono definite  “piante a giorno
             breve”  [o “brevidiurne”] e comprendono il crisantemo e il fa­
             giolo di soia. Altre, come l’iris e l’orzo, per fiorire hanno biso­
             gno di una giornata più lunga, e sono definite piante “a gior­
             no lungo”  [o  “longidiurne”]. Questa scoperta indicava che i
             coltivatori potevano intervenire sulla fioritura, per adattarla ai
             loro programmi, agendo sulla quantità di luce alla quale veni­
            vano sottoposte le piante. Non sorprende affatto che i conta­
             dini della Florida si siano presto resi conto di essere in grado
             di far crescere il Maryland Mammoth per molti mesi (senza gli
             effetti del gelo che si avevano nel Maryland), e che le piante,
             infine, fiorissero nei campi in pieno inverno, quando le gior­
             nate erano più corte.


             Che differenza fa una (corta) giornata

               Il concetto di fotoperiodismo doveva destare un grande fer­
            mento tra gli scienziati, che si ponevano alcune logiche doman­
             de: le piante misurano la lunghezza del giorno oppure della
            notte? E quali colori della luce vedono?
               Circa all’epoca della Seconda guerra mondiale, i ricercatori
             scoprirono di poter regolare la fioritura delle piante semplice-
            mente accendendo e spegnendo rapidamente le luci nel cuore
             della notte. Se accendevano la luce anche solo per pochi minuti
            nel bel mezzo della notte, potevano impedire a una pianta bre­
            vidiurna come il fagiolo di soia di produrre fiori nelle giorna­
            te corte. D ’altro canto, potevano anche fare in modo che una
            pianta longidiurna come l’iris producesse fiori in pieno inverno
             (durante le giornate brevi quando normalmente non dovrebbe
            fiorire), se in piena notte accendevano la luce anche solo per
             qualche istante. Questi esperimenti mostrarono che le piante
            non misurano la lunghezza del giorno, bensì quella del perio­
             do continuativo di buio.


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